Fisco: dal 15 aprile il modello 730 precompilato (digitale) pronto per 20 milioni di lavoratori e pensionati
ROMA – Dal 15 aprile 20 milioni di lavoratori e pensionati avranno a disposizione il modello 730 precompilato in versione digitale. Chi si aspettava di ricevere un esemplare cartaceo, con la dichiarazione dei redditi già fatta e pronta da firmare rimarrà deluso. Ma non sarà un’operazione semplice neanche per il fisco, vidto che molti italiani secondo le statistiche sono ancora “analfabeti digitali. I 20 milioni e passa di modelli precompilati che riguardano pensionati, lavoratori dipendenti e assimilati, arriveranno dunque il 15 aprile: ma in versione digitale. Li troveremo su Internet, e per consultare la nostra dichiarazione prepersonalizzata si dovrà disporre del codice per i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, che potremo ottenere collegandoci al sito dell’Agenzia delle entrate, o telefonando al numero 848.800.444 o agli uffici territoriali delle Entrate.
Ciò premesso si tratta comunque di una notevole semplificazione, soprattutto per chi ha dimestichezza con internet. Ma sarà una difficoltà in più per i poveri pensionati, non certo abituati a maneggiare computer e a navigare all’interno delle banche dati. Certo, potranno farsi aiutare da figli e nipoti, ma talvolta dovranno ricorrere ai CAF e ai sindacati (a pagamento) e forse rimpiangeranno il 730 di carta che arrivava a domicilio. Il modello precompilato sarà perfettamente sufficiente – per molti contribuenti – e conterrà buona parte dei dati che servono, che lo Stato nelle sue varie articolazioni già possiede. Redditi da lavoro e pensione, carichi familiari, spese per mutui, contratti d’affitto, compravendite di immobili e altro sono informazioni presenti nelle banche dati del Fisco. Possiamo così evitare di riscriverli nel modello, dover andare ai Caf, raccogliere e fotocopiare ricevute, spendere per un commercialista. Per quest’anno non è detto che il modello possa essere completo: secondo le anticipazioni del Fisco, ci saranno i dati sui redditi, sui premi assicurativi, mutui e contributi previdenziali. Solo l’anno prossimo, invece, verranno inserite nella dichiarazione precompilata anche le spese sanitarie o altre spese detraibili, come le tasse scolastiche o universitarie.