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Premio «Impresa + Innovazione + lavoro» a Mecoil per Mida: l’intelligenza artificiale che analizza gli olii lubrificanti

Giuseppe Adriani (al centro) ritira per Mecoil il premio del Consiglio regionale Mecoil
Giuseppe Adriani (al centro) ritira per Mecoil il premio del Consiglio regionale

FIRENZE -Un’intelligenza artificiale per automatizzare al meglio la diagnostica degli olii lubrificanti per motori e apparati meccanici attivi nella produzione energetica, nei trasporti e nell’industria alimentare. È il progetto Mida, con il quale l’azienda fiorentina Mecoil Diagnosi Meccaniche srl ha vinto il premio «Impresa + Innovazione + lavoro» del Consiglio regionale della Toscana, per la categoria piccole e medie imprese. Il riconoscimento è stato ritirato dall’amministratore, nonché anima dell’impresa, Giuseppe Adriani.

Dott. Adriani come funziona Mida, il progetto di intelligenza artificiale per la vostra diagnostica?

È un sistema pensato e in gran parte già sviluppato in collaborazione con Resolvo Srl e l’Università di Firenze per rendere più rapida e puntuale la diagnosi di eventuali malfunzionamenti di un ‘sistema macchina’ attraverso i controlli online del fluido lubrificante. Si tratta di un mix di tecnologie e sensori specifici interfacciati su di una piattaforma web che consente in tempo reale di acquisire i principali dati operativi dell’olio in esercizio. Questi dati vengono poi comunicati a una intelligenza artificiale che è capace di effettuare un primo screening dei dati grezzi. A seguito di questo primo filtro è possibile decidere se e come intervenire per le necessarie azioni correttive.

Quali sono le caratteristiche che consentono a un’impresa come la vostra, di piccole o medie dimensioni, di restare competitiva sul mercato?

La crescita continua, certamente. E quindi, come del resto è espresso dal nome stesso del premio del Consiglio regionale, l’innovazione. La capacità cioè di creare sempre prodotti nuovi e aggiornati. Non basta però. Un’impresa deve anche saper consolidare l’acquisito. I due aspetti, innovazione e consolidamento delle conquiste già realizzate, devono andare di pari passo.

Mecoil è composta in gran parte da un team di giovani. In che modo riesce a motivarli di fronte alle sfide che vi stanno davanti?

Dico sempre che tutti noi, me compreso, ogni giorno dobbiamo mettere in gioco in primo luogo noi stessi.

Quali sono i maggiori ostacoli all’attività d’impresa?

Non solo i finanziamenti delle banche, mai facili da ottenere. Quanto piuttosto l’eccesso di norme e cavilli burocratici. Perché, ad esempio, non riusciamo a evitare, a livello amministrativo, gli ingorghi fiscali? Un’azienda non può essere chiamata a versare decine di migliaia di euro di tasse e imposte tutte in un colpo solo. Già questo è molto penalizzante dal punto di vista di un imprenditore che deve lavorare.

 

In collaborazione con la Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione

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Domenico Coviello

Giornalista

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