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Firenze: eclisse di sole 2015. La città a testa in su, le foto dall’Osservatorio di Arcetri (video)

L'eclisse di sole dall'Osservatorio di Arcetri alle 10.33
L’eclisse di sole dall’Osservatorio di Arcetri alle 10.33

FIRENZE – Sono gli allievi della 4ª e 5ª del Liceo Scientifico Castelnuovo di Firenze  ad aver «vinto» la visita all’Osservatorio Astrofisico di Arcetri, proprio nel giorno dell’eclissi parziale (al 6o%) di sole e in coincidenza con l’inizio della primavera, che quest’anno inizia alle 23.45 del 20 marzo anziché come spesso accade il 21 marzo.  Una visita come tante, quelle delle scuole e di organismi e associazioni, ma che questa volta ha un significato davvero speciale.

Già dalle 9 di mattina allievi e professori sono già a testa in sù per scrutare il cielo. Armati naturalmente di valide lenti fornite dall’Osservatorio. L’astronomo Daniele Galli spiega agli ospiti le attività dell’Osservatorio con particolare riguardo naturalmente al sole e alle tempeste solari: «sono piuttosto frequenti e soprattutto velocissime. La distanza tra il Sole e la Terra (quasi 150 milioni di chilometri) viene coperta in meno di tre giorni. Bisogna quindi essere molto tempestivi nell’accorgersene e attivare le varie procedure di sicurezza, come in particolare la schermatura di tutti i satelliti artificiali intorno alla terra (tra cui meteo e comunicazioni) che rischierebbero di restare irreparabilmente danneggiati».

Alle 10.33 puntualissima la punta di maggior oscuramento del suolo. Di fatto il sole c’e sempre e a sufficienza,, ma la luce ha realmente un’intensità più tenue e le ombre non mancano. Questione di pochi minuti e la situazione si inverte. La Luna si allontana dalla traiettoria del Sole e alle 11.45 tutto torna alla normalità.

Negli stessi momenti tanti fiorentini sono rimasti con gli occhi in su. Tra i luoghi più gettonati il piazzale Michelangelo e piazza Signoria, dove i turisti diretti agli Uffizi hanno aggiunto alla loro visita anche l’osservazione del fenomeno. Tra i mezzi utilizzati i più accorti hanno usato occhiali da saldatore, ma secondo alcuni testimoni in prossimità degli ospedali sono stati visti anche alcuni medici o paramedici servirsi di vecchio materiale radiografico per proteggere gli occhi.

 

PARLA L’ASTRONOMO

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FOTOGALLERY

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Sandro Addario

Giornalista

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