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Giuseppe Pepito Rossi

Nazionale, riecco Pepito: a Coverciano per i test fisici. E Verratti sogna l’Italia (Juve o Fiorentina)

Pepito Rossi oggi era a Coverciano
Giuseppe Rossi spera di rientrare prima possibilie

FIRENZE. Gradito ritorno a Coverciano: quello di Giuseppe Rossi. Oggi, 25 marzo, Pepito ha fatto visita alla Nazionale: un saluto ai compagni in azzurro, come lui stesso ha raccontato, ma anche e soprattutto per sottoporsi ad una serie di test di valutazione della muscolatura a riposo.

TEST. Si tratta di test a cui si sono sottoposti tutti i giocatori azzurri in ritiro da domenica scorsa. L’attaccante della Fiorentina, ancora convalescente dopo il quarto intervento al ginocchio destro effettuato a settembre, tornerà in gruppo coi viola tra un paio di settimane per poi iniziare gradualmente a prepararsi per il rientro in campo.

CONTE. Antonio Conte, sin dai primi giorni del suo nuovo incarico da ct, non ha mai smesso di monitorare l’attaccante viola considerandolo un valore per la Nazionale: quando venne a Firenze per far visita alla Fiorentina, ebbe con lui un lungo colloquio.  Rossi è arrivato a Coverciano in compagnia del preparatore atletico della squadra viola, Marra, è stato ricevuto dallo staff del ct e intorno alle 15,30 ha lasciato il centro tecnico federale.

GIUGNO. L’auspicio di tutti è quello di inserirlo nel gruppo dei convocati per giugno, quando ci sarà l’impegno contro la Croazia anche se ovviamente è presto per fare previsioni. Quando c’è Rossi di mezzo è sempre meglio andarci con i piedi di piombo. Ma rivederlo a Coverciano ha fatto comunque un bell’effetto.

VERRATTI –  Intanto si pensa alle due partite dell’Italia: sabato a Sofia, contro la Bulgaria, per Euro16 e martedì a Torino contro l’Inghilterra, in amichevole. Entusiasta all’idea di diventare il simbolo del cambio generazionale in azzurro, ma pure consapevole che da qui a sostituire Andrea Pirlo ancora ce ne
corre, è Marco Verratti, l’unico giocatore del gruppo a non aver mai disputato neppure una partita di Serie A. Scalpita però lo fa in punta di piedi: ”A parole è facile sostituire un campione come Pirlo, nei
fatti è difficilissimo. Comunque ben vengano queste pressioni e questi esami di maturità, sto iniziando a capire quello che vuole da me Conte, dal punto di vista tattico il migliore allenatore che abbia mai avuto, e sento la sua fiducia. Questo è importante e cercherò di fare meglio possibile”.

Sa bene, Verratti,  che l’assenza contemporanea di Pirlo e De Rossi rappresenta una grandissima chance per lui nel match con la Bulgaria contro cui il ct medita di affidargli le redini del gioco azzurro:
”Sono contento se mi verrà data l’opportunità però, a meno di non essere Messi, non è mai un singolo a prendere per mano una squadra”. Come dire, non addossatemi tutta la responsabilità: ”In Italia se un giovane sbaglia due gare, la terza non la gioca. Ecco perché se ti viene data un’occasione la devi
sfruttare subito al meglio. Io simbolo del ringiovanimento di questa Nazionale? Sarebbe bello, vorrebbe dire che sto facendo bene. Però so che la mia carriera è ancora all’inizio, devo migliorare in tante cose, normale quindi partire dietro quando in nazionale ci sono Pirlo e De Rossi, mi devo guadagnare ancora
il posto anche se, quando vengo qui, mi sento un giocatore importante. Magari un giorno Conte ci proverà insieme, io e Andrea: a centrocampo io posso coprire più ruoli, nel Psg l’anno
scorso giocavamo a due nel mezzo, quest’anno sono più mezz’ala”.

In Francia Verratti è approdato dopo la promozione in A col Pescara di Zeman, senza disputare finora una sola gara nel massimo campionato italiano: ”Vero, però la cosa non mi pesa, se così fosse significherebbe che a Parigi non sto bene invece ho avuto la fortuna di andare in un grande club dove da tre anni faccio la Champions e dove gioco con grandissimi campioni come Ibrahimovic, e questo mi permette di crescere e migliorare ogni giorno a livello di gioco ma anche mentale”. Ciò non gli
impedisce di pensare che prima o poi potrebbe tornare in Italia (”Dovendo scegliere preferisco guardare in tv sempre le gare del campionato italiano, anche se ha qualche problematica è sempre bello da vedere”) e le voci sempre insistenti di un interesse nei suoi confronti di diverse società, su tutti
Juventus e Fiorentina, non lo lasciano indifferente: ”E’ motivo di orgoglio sentire e leggere che ti seguono grandi club, vuol dire che sono sulla buona strada. Ma il mio pensiero ora è tutto
per il Psg, lì sto benissimo. Non è il momento dunque di pensare a quello che sarà: sono convinto che per costruire un grande futuro serve un grande presente”. Compreso quello a tinte azzurre.

 

Fiorentina, Nazionale, Rossi


Massimiliano Mugnaini

Giornalista

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