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Un gruppo di immigrati raccolti in mare

Immigrazione: ecco il piano Ue. L’Europa potrà accogliere solo 20.000 profughi, 2.000 in Italia

Un gruppo di immigrati raccolti in mare
Un gruppo di immigrati raccolti in mare

Il piano della Commissione per garantire una più efficace ed equilibrata azione nel campo dell’immigrazione sta per essere approvato a Bruxelles. La bozza è stata illustrata al Palazzo di vetro da Federica Mogherini, Alto rappresentante dell’Ue, ed è in attesa del via libera dell’Onu per l’organizzazione di un’eventuale missione in terra libica.

PIANO – Il documento prevede, in sostanza, di aumentare i mezzi per sorveglianza e salvataggi, di potenziare i fondi, in tutto 190 milioni in più e di creare un sistema di distribuzione dei migranti su base obbligatoria. 20 mila sbarcati sarebbero smistati tra i Ventotto in base a Pil, popolazione, occupazione: all’Italia dunque ne toccherebbero soltanto 2000, una goccia rispetto alla massa enorme approdata negli ultimi due anni. Il massimo che l’Europa potrebbe accogliere sarebbe di 40 mila, meno di un quarto dei migranti illegali giunti in Italia nel 2014 (170mila). Il che dovrebbe significare che l’eccedenza ce la dovremmo comunque tenere noi. Già fin dall’inizio sembra dunque un piano destinato a scontrarsi con la dura, diversa realtà della quantità di esseri umani che vogliono venire in Europa per cercare fortuna e benessere.

PARTNERS – Le ‘intenzioni di voto’ dei principali partners sono diverse. Se la Germania si è dichiarata favorevole, anche Parigi è d’accordo: il ministro degli Interni Bernard Cazeneuve ha affermato che «la proposta è in parte ispirata a idee della Francia». Favorevoli alle quote anche Austria e Paesi Bassi. Per approvare la ripartizione occorre una maggioranza qualificata: almeno 15 Paesi in rappresentanza del 65% della popolazione. L’opposizione è guidata dall’Inghilterra (il premier Cameron ha più volte dichiarato di non voler accogliere nemmeno un migrante) e dai Paesi dell’Est, in perticolare Polonia, Ungheria, Romania, e i paesi baltici.

BRUXELLES – La proposta di Bruxelles è basata su alcune azioni chiave. Triton avrà fondi triplicati e maggiore campo di azione. Sarà poi organizzata un’operazione antiscafisti Ue-Onu nel Mediterraneo e sulle coste libiche. Sarà attivato in giugno il sistema di emergenza con la ripartizione obbligatoria dei migranti e approvato entro l’anno un sistema permanente per ripartire chi arriva e ha diritto di restare. Si punta infine alla creazione di un centro pilota in Niger, entro il 2015, per la valutazione e l’organizzazione dell’accoglienza. Ci saranno anche 190 milioni di fondi aggiuntivi: 50 per reinsediare i rifugiati, 30 per i programmi nei Paesi terzi, un centinaio per Triton e una decina per iniziative varie.

I tempi per l’approvazione non dovrebbero essere lunghi: i ministri europei ne parleranno a metà giugno, prima del vertice Ue dei giorni 25 e 26 che dovrebbe chiudere la contesa.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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