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Palermo-Fiorentina (domenica, ore 15, diretta su Sky e Mp): viola per vincere. Ma ora infuria il toto-allenatore

 

(foto Giacomo Morini)
Mario Gomez destinato ancora alla panchina

FIRENZE. C’è la penultima di campionato (a Palermo, ore 15 diretta Sky e Mediaset Premium) ma con l’Europa praticamente in tasca, in casa Fiorentina si pensa a tutt’altra. E la conferenza stampa di Montella (più domande sul suo futuro che sulla partita in Sicilia) lo dimostra perfettamente.

DELLA VALLE. Anche perché a differenza del solito, oggi Andrea Della Valle non ha assistito alla rifinitura della squadra. Un segnale di ulteriore scollamento dal tecnico? No, almeno secondo Montella: «Non l’ho sentito, ci aveva già detto che sarebbe stato assente: del futuro parleremo quando la società lo riterrà opportuno, io sono a disposizione, come lo sono sempre stato».

FUTURO. Già, ma nemmeno questa volta arrivano rassicurazioni per i tifosi. «Con la società ci confrontiamo spesso, ho già manifestato le mie intenzioni: ho grande stima dei dirigenti e la cosa è reciproca. A me interessa molto l’aspetto personale, l’importante è dirsi le cose da persone responsabili, pensando al bene della Fiorentina: non è una lotta tra un allenatore che vuole una squadra più forte e un club che dice no. Bisogna valutare se ci sono i presupposti per andare avanti in serenità oppure no».

ALTERNATIVE. Parole che confermano come le percentuali di conferma non siamo affatto elevate, tanto che per la panchina viola girano un sacco di nomi. Da Sarri a Di Francesco, da Ventura a Spalletti: «Sono avvezzo a queste cose, non mi danno fastidio: spesso i giornali ci azzeccano e tante altre volte no».

MOTIVAZIONI. Certo che con tutti questi discorsi non sarà facilissimo, forse, scendere in campo in Sicilia… «Il gruppo dà massime garanzie perché ha dimostrato di voler sempre vincere le partite: dobbiamo stare attenti e continuare su questo andamento in queste ultime due gare per chiudere in bellezza», spiega Montella che non ha portato in Sicilia gli acciaccati Pizarro e Bernardeschi e medita di escludere ancora Gomez.

SUPERMARIO. Ma Montella nega di avere prolemi con il tedesco: «Lui è un professionista, fino ad oggi ho fatto altre scelte ma solo in relazione ad una valutazione globale della squadra. Non ho avuto nessun problema a livello personale con lui, non si è mai rifiutato di scaldarsi. Non c’è nessun caso tra di noi».

DYBALA. Restano comunque favoriti per giocare dall’inizio Salah, Ilicic e Gilardino (anche se Montella sparge parole al miele per Joaquin), mentre dall’altra parte il pericolo pubblico numero uno sarà inevitabilmente Dybala. «Non so se valga tanto rispetto a quanto è stato pagato: è un gran giocatore, furbo, scaltro, forte. Comunque il Palermo è una squadra che ha messo in pratica un ottimo calcio, se non scendiamo in campo con la giusta concentrazione rischiamo di fare figuracce. E’ una partita pericolosa, vorranno chiudere bene in casa».

BILANCI. E che provi a tener tutti sulla corda, Montella lo dimostra rifiutandosi di fare bilanci. «Mancano ancora due partite, non mi sento di dare giudizi. Molto dipenderà da come va con Palermo e Chievo. Fin qui però penso che la squadra abbia fatto il massimo che potesse fare, forse anche di più. Credo che la stagione sia molto positiva, ma preferisco non dare voti».

Fiorentina, Montella, Palermo


Massimiliano Mugnaini

Giornalista

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