
Franco Zeffirelli porta il suo patrimonio artistico in San Firenze. Palazzo Vecchio ha firmato la concessione

FIRENZE – Storce la bocca per la vicenda di Salah, Franco Zeffirelli. Gli dispiace che se ne vada perché era stato capace di regalargli, con i due gol della strepitosa vittoria di Torino sulla Juve, una delle più belle soddisfazioni dell’anno. Mi telefonò, quella sera, subito dopo la partita, per manifestare la sua gioia. La stessa che gli leggo negli occhi oggi, nel momento in cui il comune di Firenze, attraverso la vicesindaca Cristina Giachi, gli dà la notizia che aspettava da anni: la Fondazione Franco Zeffireli onlus avrà in concessione, per 29 anni, i locali al piano terreno e al primo dell’ex tribunale di piazza San Firenze. La decisione era stata presa ieri, venerdì 3 luglio, dalla giunta di Palazzo Vecchio. In quei 3600 metri quadrati sarà ospitata la Fondazione, nucleo del ‘Centro internazionale di formazione per le arti e dello spettacolo’, con spazi dedicati a museo, biblioteca e archivio, e attività di formazione.
ODISSEA – Franco Zeffirelli ha 92 anni ma lo spirito è quello di un ragazzo. Infatti si entusiasma e dice: “Voglio che il mio nome sia usato per incoraggiare i giovani che hanno talento e vogliono dedicarsi all’arte dello spettacolo”. Il vecchio palazzo di piazza San Firenze, sede del ministero della giustizia al tempo di Firenze capitale d’Italia, eppoi tribunale, custodirà i bozzetti delle scenografie, il materiale filmico, le sceneggiature, i vestiti di scena, le migliaia di libri che compongono la biblioteca di Zeffirelli. Un sogno. Il suo sogno che si realizza. La fine di un’Odissea durata alcuni anni e della quale mi onoro di essere stato testimone diretto. Prima come cronista de “La Nazione” e oggi nella veste di direttore di “Firenze Post”.
CONCORRENTI – Erano tante le città (Roma, Verona, New York, Mosca e, più recentemente, Londra) che avrebbero voluto custodire l’eredità di Zeffirelli. Lui aveva sempre nel cuore Firenze. Che però non dava risposte precise e dirette. Per un certo periodo era stata offerta la palazzina di piazza Savonarola, il museo Carnielo. Lui ci aveva lavorato. Disegnando perfino il bozzetto del nuovo ingresso, che mi mostrò prima di Natale del 2012. Poi però si convinse che quella sede non era adatta, non andava bene per la vastità e l’imponenza del suo materiale. La sua eredità. Così pensò al vecchio tribunale di San Firenze. Per dar corpo all’iniziativa ci vorranno diversi soldi. Anche il ministero dei beni culturali parteciperò. E non mancherà il contributo di sponsor italiani e stranieri, che hanno fin qui messo a disposizione 3 milioni di euro, sufficienti per l’adeguamento degli spazi e per il primo anno e mezzo di gestione. La forma dell’affidamento diretto, ha spiegato Giachi, è stata possibile grazie alla costituzione, nel maggio scorso, della fondazione, che pagherà un affitto e si assumerà l’onere degli investimenti necessari per i lavori per l’adeguamento funzionale della struttura, i quali saranno scomputati dal canone.
PATRIMONIO – La Fondazione ha un patrimonio stimato, 10 anni fa, in 270 milioni di euro dal ministero dei Beni e delle Attività culturali, ma la cifra dovrebbe essere prossimamente adeguata. Nel resto dell’ex tribunale saranno ospitate eccellenze formative, artistiche e culturali, della città e del mondo, legate alla musica, alla danza, al cinema e al teatro, alla scrittura drammaturgica, all’artigianato del teatro e del cinema, come la sartoria o la realizzazione delle scenografie. Ma è ovvio che il piano terreno sarà un po’ il nuovo centro del mondo dello spettacolo. Una perla per Firenze. E un motivo di vanto per un fiorentino doc come Franco Zeffirelli. Che sprizza gioia da tutti i pori. Ma che, guardandomi, ripete: “Però, che peccato che Salah se ne vada…”
Cristina Giachi, Franco Zeffirelli, San Firenze
