
La Rai di Renzi: ecco il nuovo Cda. C’è Guelfo Guelfi presidente del teatro Puccini di Firenze
Ecco la Rai al tempo di Matteo Renzi. E’ arrivato il via libera della Commissione di Vigilanza ai sette membri del Cda della televisione di Stato. Componenti che, come previsto dalla legge Gasparri, sono di nomina parlamentare. Sono risultati eletti Carlo Freccero, Guelfo Guelfi, Rita Borioni, Arturo Diaconale, Franco Siddi, Paolo Messa e Giancarlo Mazzuca. Bocciatura, invece, per Ferruccio De Bortoli, già direttore del Corriere della Sera, al quale sono andate solo due preferenze, non sufficienti per farlo eleggere. La mappa dei partiti all’interno del Consiglio risulta quindi così composta: 3 rappresentanti in quota Pd (Guelfi, Borioni e Siddi), 1 per i centristi (Messa), 2 per Forza Italia (Mazzuca e Diaconale), uno per il MoVimento 5 Stelle-Sel (Freccero).
Tra i nomi eletti e proposti dal Pd spicca quello di Guelfo Guelfi, presidente del Teatro Puccini di Firenze e spin doctor di Matteo Renzi (nonché direttore creativo di Florence Multimedia la società che il premier creò per affidargli la comunicazione istituzionale della Provincia di Firenze) ma anche quello di Rita Borioni, assistente del renzianissimo presidente della Commissione Cultura del Senato Andrea Marcucci già vice di Matteo Orfini ai tempi in cui era responsabile cultura e informazione del partito. E’ passato anche il candidato del Movimento 5 Stelle, Freccero, ed è stata una sorpresa dell’ultimo momento l’indicazione da parte del Pd di Franco Siddi, ex segretario generale della Fnsi
Cda dunque d’ispirazione renziana. Adesso la nomina del Presidente e del direttore generale; per quest’incombenza la palla passa ora nelle mani di Palazzo Chigi che dovrà esprimere i due nomi.I rumors dicono che per la nomina del Presidente sarebbero in pole position Giulio Anselmi, Antonella Mansi e Marcello Sorgi, mentre il Direttore Generale dovrebbe essere Antonio Campo Dall’Orto.
In mattinata, parlando dal Giappone, il premier Matteo Renzi ha detto: “Sono ottimista sul futuro della Rai e non seguo le polemiche di queste ore, anche se sono stato accusato di aver forzato la mano perché abbiamo fatto il rinnovo del Cda. Vorrei essere chiaro: la forzatura sarebbe stata non rinnovare il Consiglio di amministrazione”.