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Fiorentina, avvio di campionato da applausi. Strapazzato il Milan: 2-0. Gol di Alonso (punizione) e Ilicic (rigore). Pagelle

Fiorentina-Milan, Bernardeschi in azione
Fiorentina-Milan, Bernardeschi in azione

FIRENZE – Complimenti Fiorentina! E chapeaux a Paulo Sousa. Che si è finto “molto preoccupato” sabato in conferenza stampa e che, viceversa, ha mandato in campo una squadra capace di fare a pezzi una delle squadre definite “regina di mercato”. Mentre quella viola è fra le società che ha speso meno. Ma il campo ha offerto un responso senza appello: Fiorentina, brillante, sbrigativa, capaci di ripartenze fulminee. Il due a zero, confezionato grazie a una magnifica punizione di Alonso e da un rigore di Ilicic, sta perfino stretto. Perché Kalinic e lo stesso Ilicic si sono mangiati due gol fatti a tu per tu con Diego Lopez. Una vittoria netta, quella della Fiorentina, che comincia il campionato nel modo migliore. E francamente sbalorditivo, confermando che le vittorie contro Barcellona e Chelsea non erano vacui fuochi di paglia estivi. No, questa squadra c’è. Eccome. Paulo Sousa, in poche settimane, ha rivitalizzato la squadra che Montella aveva lasciato come incompiuta. Nella formazione iniziale, le uniche novità rispetto all’anno scorso sono state Gilberto (bravissimo, un cursore come ce ne sono pochi) e Kalinic: da strozzare per il gol sbagliato, ma poi da apprezzare per come si è inserito nel gioco dei compagni. E anche per il mestiere che ha mostrato quando si è fatto “tamponare” da Ely, già ammonito e quindi espulso. Proprio da quella punizione è nato il primo gol, segnato magistralmente da Alonso. Rimasti in dieci, i rossoneri si sono persi, smarriti.

BORJA – Mai in affanno, la squadra viola ha dominato nettamente il Milan. Soprattutto a centrocampo: dove Borja Valero e il modesto ma efficace Badelj non hanno praticamente perso un pallone. De Jong, Bertolacci e il giapponese Honda sono stati portati a lungo in giro per il campo senza poter costruire nulla. Molto bene anche la difesa: Gonzalo è una certezza, mentre Roncaglia si mostra molto efficace come centrale. Semmai ci è sembrato poco sicuro Tatarusanu: si è lasciato sfuggire di mano qualche pallone pericoloso. Giocando acquisterà sicurezza. Bravo Bernardeschi, trequartista che si sacrifica. E Ilicic? Talvolta tiene troppo la palla, ma quando vuole incidere lo sa fare. Ha sbagliato, come Kalinic, un gol fatto, ma poi è sfuggito a Romagnoli (un affare del mercato milanista…) facendosi falciare e conquistando il rigore. Che poi ha trasformato con freddezza. Sfatando anche la tradizione di una Fiorentina pasticciona dal dischetto. Che cosa aggiungere? Il primo posto, effimero finchè volete visto che siamo appena alla prima giornata, infonde fiducia. Domenica si cerca la conferma a Torino, contro i granata. Ma la partenza non pioteva essere migliore.

JUVE – Facce sorridenti all’ingresso dello stadio. La Juventus ha perso la prima in casa con l’Udinese e questo provoca un piacere, nemmeno tanto sottile, nei tifosi viola che arrivano al Franchi alla spicciolata. Molti vengono direttamente dal mare. Hanno il golfino: che non serve perché ci saranno almeno trenta gradi quando vengono comunicate le formazioni. Che comunque provocano qualche brivido. Soprattutto, è ovvio, quella della Fiorentina. Mario Suarez, per il quale stava scoppiando un caso politico con la Figc, va in panchina. Paulo Soares sceglie a copertura della difesa un tandem sperimentato: Badelj e Borja Valero. Con il brasiliano Gilberto pronto a fare scorribande sulla destra. In linea con Ilicic e Bernardeschi. Davanti, punta solitaria, Nicola Kalinic, preferito a Babacar. Nel Milan non c’è Montolivo, fischiatissimo dalla Fiesole insieme a Mihajlovic. Che punta sul trio di centrocampo formato da Bertolacci, De Jong e Bonaventura. Trequartista il giapponese Honda. Davanti Bacca (che lo ripeto: mi ricorda tanto Josè Altafini) e Luiz Adriano. Contestato anche il nuovo inno della serie A: “O’ generoso”. La Fiesole inneggia a Narciso Parigi e al Labaro viola. Questo nuovo inno è bollato: gridano che faccia l’effetto di un lassativo…

BERNARDESCHI – La Fiorentina si fa viva subito in area rossonera: Ilicic (2’) cincischia al momento del tiro e fa arrabbiare la curva. Poi è Bernardeschi ben lanciato sulla sinistra che provoca sussulti a Romagnoli, pregiatissimo pezzo del mercato rossonero. Quindi il brivido vero: lanciato da Rincaglia, Ilicic sorprende con uno scatto tutta la difesa rossonera e Diego Lopez in uscita che si salva, in extremis, deviando in angolo. Prima impressione, che è poi una conferma di quanto visto nelle amichevoli: la Fiorentina di Paulo Sousa è assai più pratica di quella di Montella. Va in verticale invece che in orizzontale e arriva al tiro con tre passaggi. Talvolta anche con due. Ammonito Ely (9’) per aver falciato Kalinic. Milan in affanno: Miha sposta Bacca a sinistra e Luiz Adriano a destra. Ma ad aiutare Tomovic nel controllo di Bacca arretra spesso il mobilissimo Gilberto. Proprio Tomovic (14’) rimedia un pasticcio in area. Alonso si fa fregare da Adriano, ma la conclusione è alta.

KALINIC – Clamoroso al 19’: Kalinic scappa a Romagnoli su lancio preciso e illuminante di Ilicic, ma Diego Lopez rimedia di piede, in uscita. Ahi, Kalinic: questi gol un attaccante di mestiere non li sbaglia. Aleggia il fantasma fi Gomez? Riprende a manovrare, la Fiorentina, e al 27’ Borja serve bene Bernardeschi al limite, ma il tiro del gioiellino viola finisce miseramente fuori. Alonso perde palloni in malo modo, mentre nel Milan si muove molto bene Bonaventura, che risulta il più mobile, geniale e incisivo. Gilberto, il più mobile sul fronte viola, ci prova (35’) da fuori area ma la manda alta.

Fiorentina-Milan, l'esultanza di Alonso dopo il gol (foto Twitter - SportMediaset.it)
Fiorentina-Milan, l’esultanza di Alonso dopo il gol (foto Twitter – SportMediaset.it)

ALONSO – Poi la svolta al 36’: Ely frana un’altra volta addosso a Kalinic che rallenta, quasi per farsi “tamponare”. Ecco, questo è mestiere. Ely era stato già ammonito proprio per fallo su Kalinic e Valeri estrae prima il giallo, poi il rosso. Il ragazzo attraversa il campo con le lacrime agli occhi. Forse ha anche un brutto presentimento. Infatti è punizione diretta. Alonso (38’), fin qui piuttosto pasticcione, indovina un tiro delizioso che s’infila nell’angolo alto alla destra di Diego Lopez. Viola in vantaggio. Direi meritatamente. Il Franchi è in festa. Sinisa Mihajlovic s’ infuria. E manda in campo Zapata, al posto di Honda, per rinforzare la difesa sbilenca. I viola potrebbero raddoppiare: Gilberto serve Bernardeschi (45’) anticipato di un soffio. Il primo tempo finisce fra gli applausi. Il popolo viola quasi non crede ai suoi occhi: la Fiorentina senza colpi di mercato sta mettendo sotto il Milan spendaccione.

ILICIC – Mihajlovic torna in panchina guardando in terra. E’ possibile che negli spogliatoi abbia sbatacchiato i giocatori. Il Milan, in dieci, si butta avanti. Gonzalo e compagni resistono all’urto. I viola possono far male in contropiede: Ilicic si trova solo davanti a Diego Lopez che ribatte con il corpo. Incredibile. Due gol mangiati davanti al portiere: Ilicic dopo Kalinic… Ma lo sloveno si riscatta un attimo dopo: va via sulla destra e Romagnoli lo butta giù. Giallo per Romagnoli e rigore. Ilicic prende il coraggio a quattro mani: va lui sul pallone. Dopo la serie di rigori sbagliati nella scorsa stagione ora non si può fallire. Ilicic spiazza Diego Lopez, mira all’angolo basso alla sua destra. E raddoppia. Fiorentina sugli scudi. Milan a pezzi. A questo punto Paulo Sousa si permette un esperimento: fuori Facundo Roncaglia, salutato da un’ovazione, e in campo il neo viola Astori. Che si fa subito vedere (17’) stoppando Luiz Adriano.

MONTOLIVO – Sousa si pemette il secondo esperimento: prova Mario Suarez, lasciato fuori, togliendo Ilicic. Mentre Borja si diverte a fare la “veronica” in mezzo al campo, irridendo De Jong e Bertolacci. Grande Borja! Forse non a caso Miha toglie Bertolacci e manda in campo Nocerino. Milan devastato. La Fiesole infierisce. Grida: “Montolivo dov’è? Montolivo dov’è?”. Non va meglio a un altro ex, Cerci, che il disperato Mihajlovic fa entrare al posto di un Bacca che stasera, smentendo il cronista, non ha per nulla somigliato al vecchio Altafini. Rossoneri allo sbando, ma non è finita: Sousa concede l’ovazione a Bernardeschi, sostituendolo con Mati Fernandez. Finisce fra un tripudio di bandiere viola. Quelli del Milan escono a testa bassa. E protestano con l’arbitro per un presunto rigore non concesso. Cose puerili se analizziamo la partita. Per Mihajlovic cominciano i dolori. Ma noi pensiamo, viceversa, al bel lavoro fatto da Paulo Sousa. Sì, complimenti, anche per la sceneggiata prudente di sabato (“Sono preoccupato…”). E di nuovo chapeaux!

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Fiorentina, Milan, Paulo Sousa, Sinisa Mihajlovic


Sandro Bennucci

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