Fiorentina da scudetto? Per Giancarlo De Sisti può essere l’anno giusto. Ma consiglia: aspettiamo Natale
FIRENZE – E’ più interessato degli altri, Giancarlo De Sisti, a capire se questa Fiorentina è da scudetto. Proprio lui fu il capitano della grande squadra viola di Bruno Pesaola che vinse il secondo titolo nella stagione 1968-69. E ancora lui era l’allenatore della Fiorentina nel campionato 1981-82, quando fu secondo posto. Segnato dallo slogan: meglio secondi che ladri! Il riferimento? A un arbitraggio anti viola a Cagliari e a un rigore generosamente concesso (e trasformato da Brady) a Catanzaro, capace di dare alla Juve quel punto in più che le servì per evitare lo spareggio.
SORPRESA – Dopo l’esaltante, straordinaria vittoria di San Siro, coronata dal primo posto in classifica con l’Inter, De Sisti non si nasconde: “Questa è una bella Fiorentina. Mi metto in fila per capire se è tutto oro quello che si è visto, ma embrionalmente sembra proprio una squadra forte. A Natale capiremo se può lottare per lo scudetto”. Il cuore viola di Giancarlo De Sisti torna a battere forte, ma l’esperienza e la saggezza del campione gli suggeriscono prudenza, nei giudizi e nelle aspettative: “Contro l’Inter, un’avversaria forte, in una gara di cartello, la Fiorentina ha giocato magnificamente, al massimo delle possibilità in tutte le sue fasi. Paulo Sousa ha lavorato su un possesso palla molto veloce e funzionale, per creare spazi in fase offensiva, e ieri questa impostazione ha reso molto. Bisogna però ricordare anche il vantaggio trovato quasi subito grazie al rigore, che ha creato le condizioni perfette. Ci vogliono quindi altre conferme prima di partire con i voli pindarici. E ancora: “Quest’anno sembra che per il titolo, ma anche per la stessa Champions League, ci siano tanti pretendenti. Anche togliendo al momento la Juve e il Milan, restano la stessa Inter, la Roma, il Napoli e la Lazio. Giallorossi e azzurri sono molto più abituati a lottare per certi obiettivi, cosa che alla Fiorentina manca da tempo”.
BERNARDESCHI – Quindi il consiglio del vecchio capitano: “A Firenze devono intanto andare orgogliosi della partita con l’Inter e dei suoi protagonisti. Da Kalinic, ovviamente, a Ilicic che è stato determinante, fino a Badelj o Vecino. In prospettiva potrà dare il suo pieno contributo anche Giuseppe Rossi e c’è disponibile sempre anche un giovane come Bernardeschi. A tutti loro e a Paulo Sousa si deve dare una grande stretta di mano, senza caricarli di troppa pressione”. E allora? Appuntamento a Natale. Insieme agli auguri, De Sisti farà anche le “carte” per lo scudetto. E quanto sarebbe contento, il vecchio capitano, di veder cucire, a fine campionato, il terzo scudetto sulle maglie viola!