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Renzi: canone Rai a 100 euro nella bolletta della luce (così non sfugge nessuno). Ma è polemica: Chicco Testa protesta

Renzi in Tv
Renzi in Tv

ROMA – Il premier Matteo Renzi continua nei suoi continui annunci ad effetto, ai quali è difficile credere fino in fondo. Partecipando alla trasmissione ‘In Mezz’ora’ di Lucia Annunziata ha dato alcune anticipazioni in merito al canone Rai, all’Ires e al rientro di capitali dall’estero. Il balletto sul canone Rai era già cominciato l’anno scorso, ma poi il premier aveva dovuto rinunciare ai suoi propositi per le difficoltà di attuazione. Ma è ovvio che con l’inserimento nella bolletta elettrica difficilmente qualcuno potrà sfuggire al pagamento. L’Ires è in predicato di abolizione già da tempo e anche per questo si sono sprecate le  promesse finora evaporate. Infine il premier ha parlato anche di Pil, che nel 2016 dovrebbe aumentare dell’1% rispetto a una previsione dello 0,9% , mentre ha smentito l’introduzione della digital tax l’anno prossimo. Ma vediamo nel dettaglio cosa ha detto Renzi sui tre argomenti principali.

RAI – Il canone Rai dal prossimo anno sarà ridotto, passerà da 113 euro a 100 euro: lo ha annunciato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, nel corso della trasmissione “In Mezz’Ora”. «Dal prossimo anno ci sarà una riduzione del canone e diciamo che lo devono pagare tutti: credo che lo strumento che verrà scelto sarà la bolletta. Chi è onesto – ha concluso – paga meno». Ma già l’annuncio provoca polemiche.  Mettere il canone Rai in bolletta “resta un gran pasticcio, restiamo contrari, in questo modo il consumatore non saprebbe più cosa sta pagando e noi non riusciremo più a fare il nostro mestiere”. Lo dice il presidente di Assoelettrica Chicco Testa, ribadendo il giudizio già espresso lo scorso anno quando si era aperto un analogo dibattito con la legge di Stabilità. “Faccio una controproposta”, è la provocazione, “perché non metterlo sulla bolletta del telefono o del gas?”

IRES – «Il prossimo anno ci sarà anche, a dispetto delle aspettative, un intervento significativo sul lavoro, di riduzione delle tasse per le imprese. Volevo portarlo nel 2017, credo che riusciremo ad anticiparlo almeno in parte al 2016». Renzi ha precisato anche il taglio sarà «per tutti» e non limitato al Sud. Quanto alle tasse in genere il premier conferma: “Chi paga le tasse paga meno, in Italia è finito il tempo dei furbi. Si abbassano  le tasse – ha aggiunto – ma si fa uno sforzo per far pagare tutti, è un principio di sacrosanta giustizia”.

RIENTRO DI CAPITALI – «Il primo miliardo e mezzo è già entrato con la voluntary disclosure. Sul prossimo anno saremo molto prudenti nella legge di stabilità, metteremo poco: 2-2,5 miliardi. Ma sono convinto che dalla Svizzera arriverà una cifra intorno ai 5 miliardi», ha detto il premier.

Crediamo che anche questa volta il premier avrà qualche difficoltà nel realizzare le sue promesse. Mezz’ora dopo le sue anticipazioni sono già iniziate le polemiche.

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