
Terrorismo: attacco a Parigi, i morti sono 127. I feriti 197 (anche due italiani) . L’Isis minaccia Roma, Renzi riunisce l’intelligence (VIDEO)

PARIGI – Parigi prova a risvegliarsi dopo una notte di morte e terrore. Secondo le ultime stime ufficiali, i morti sono 127. I feriti ricoverati negli ospedali sono 197, di cui 80 grave e in pericolo di vita. Si tratta di un bilancio terribile che fa dell’attentato del 13 novembre il più grave mai messo in atto. Non a caso gli estremisti islamici lo paragonano all’11 settembre americano. E’ l’avvio di una nuova guerra? Negli Stati Uniti sostengono di sì. Fra i feriti ci sono due ragazzi italiani: Massimiliano Natalucci e Laura Appolloni , amici residenti a Senigallia, in provincia di Ancona, rimasti coinvolti nell’attacco terrorista della notte scorsa al teatro Bataclan di Parigi. Lui ha riportato una ferita molto lieve a una gamba, mentre la donna e’ stata colpita di striscio a una spalla e, a quanto si apprende, potrebbe essere operata. E’ stato Massimiliano, nella notte, a rassicurare il padre Massimo e i genitori della sua amica, approfittando dell’aiuto di un amico francese.
STADIO – Il segnale d’inizio della serie dei sanguinosi attentati è stato alle 21,20 la prima esplosione fuori dallo Stadio di Francia, a Saint Denis a nord della capitale. Qui era iniziata da poco l’amichevole tra Francia e Germania. Allo Stadio sono morte 5 persone. Dopo la prima esplosione, accanto ad un McDonald’s, altre due altre nella vicina Rue Jules-Rimet, tutte opera di kamikaze.
HOLLANDE – Il presidente Francois Hollande, che assisteva al match nella tribuna d’onore, è stato prelevato immediatamente dai servizi di sicurezza e portato via mentre la polizia ha iniziato a far evacuare la struttura e la partita è surrealmente proseguita per un po’.
Subito dopo, alle prime deflagrazione da Saint Denis, dal centro di Parigi hanno risposto i colpi dei kalasnhikov degli altri terroristi che hanno iniziato indisturbati la loro mattanza contro quelli che in gergo vengono definiti “soft target”, obiettivi facili perché non protetti: bar, ristoranti, una sala concerti, affollati nella sera d’inizo del fine settimana.
BATACLAN – La carneficina – il peggior attentato in Europa dopo la strage dell’11 marzo 2004 alla stazione di Atocha a Madrid (191 morti) – ha avuto il suo picco al Bataclan, storica sala da ballo, dove 1.500 persone stavano seguendo un concerto. Qui 4 terroristi hanno sistematicamente massacrato almeno 100 persone. Un’ora dopo l’inizio dell’esibizione la musica è stata sostituita dal crepitare dei kalashnikov. I quattro con il volto coperto da un maschera nera hanno iniziato con calma fredda e sanguinaria a sparare metodicamente sulla folla.
Alla fine si conteranno 100 morti. Qui forse la chiave dell’attacco (celebrato come una grande vittoria ma non formalmente rivendicato da Isis). Un testimone ha riferito che uno dei 4 terroristi urlava: “E’ colpa di Francois Hollande. E’ colpa del vostro presidente, non avrebbe dovuto intervenire in Siria”, riferimento ai raid aerei contro i jihadisti iniziati a fine settembre. A mezzanotte e mezzo il blitz della polizia durato meno di mezz’ora. Tre terroristi hanno fatto deflagrare la cintura esplosiva che celavano sotto le vesti mentre l’ultimo è stato ucciso dalle teste di cuoio
RISTORANTI – Non lontano dal Bataclan a Rue de Charonne 18 persone sono state uccise in un ristorante giapponese. Un altro attacco poco più a nord, all’incrocio tra Rue Bichat e Rue Alibert è stata la volta di un ristorante stavolta cambogiano, il “Petite Cambodge” a Rue Bichat, si contano 14 vittime.
A poche centinaia di metri dal Bataclan sulla terrazza della pizzeria “Casa Nostra” a Rue Fontaine, le vittime sono state 5. Al Boulevard Voltaire, dove il 9 gennaio si dipanò la grande marcia in risposta agli attentati contro Charlie Hebdo’ di due giorni prima, un terrorista si è fatto saltare in aria.
TERRORISTI – 8 terroristi morti: alcuni suicidi altri uccisi dalla polizia. Alcuni di loro si sono fatti saltare in aria con le cinture esplosive che avevano legate in vita. Non è escluso, però, che qualche membro dell’organizzazione sia ancora in fuga, come sottolineato dallo stesso procuratore della Repubblica di Parigi, François Molins. “Ci sparavano come fossimo uccelli”, ha raccontato un testimone spettatore della carneficina al Bataclan.
Oggi Parigi resterà “chiusa per lutto”, mentre la Francia aumenterà i controlli alla frontiera. Air France ha deciso di mantenere i suoi voli da e per Parigi, seppur con qualche ritardo. Chiuso invece il traforo del Monte Bianco. Gli Stati Uniti restano “vigili”, anche se – rassicura l’amministrazione Obama – “non c’è alcuna specifica o credibile minaccia di un attacco sul suolo americano sul tipo di quello accaduto a Parigi”.
FIRENZE – Terrore a #Parigi, di nuovo colpita al cuore. #Firenze è vicina a tutti i francesi. Questo il testo del tweet di Dario Nardella, sindaco di Firenze. Per oggi, sabato 14 novembre, è stata convocata da vari soggetti, alle ore 11, una manifestazione di solidarietà davanti al consolato francese, in piazza Ognissanti 2.
RETE – Sulla rete si registrano commenti esultanti da parte di simpatizzanti jihadisti. L’organizzazione Site, specializzata nel monitoraggio dell’attivita dei jihadisti nella rete, ricorda anche una minaccia pubblicata il 12 marzo scorso dal portavoce di Isis, Abu Muhammad al-Adnani in cui sosteneva che il Califfato avrebbe ‘raggiunto’ (colpito) “Parigi prima di Roma”. Parole cui sembra fare eco la dichiarazione già diffusa dalla rete di simpatizzanti di Isis su Twitter in cui si sostiene che dopo stanotte a Parigi “il prossimo attacco sarà a Londra, Washington e Roma”. L’hashtag in arabo usato è traducibile in “Parigi brucia”.
In Italia, come annunciato da Alfano, è in programma un Comitato Nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto da Renzi che ha convocato i vertici dell’intelligence italiana.
VIDEO DA PARIGI: TERRORE IN RUE BICHAT (DA YOUREPORTER.IT)
