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Fiorentina seconda in classifica. Demolita l’Udinese: 3-0. E domenica supersfida in casa Juve. Pagelle

Nicola Kalinic, autore del primo gol all'Udinese, uil decimo in questo campionato
Nicola Kalinic: ha deviato in porta il tiro di Badelj che ha dato alla Fiorentina il primo dei tre gol rifilati all’Udinese

FIRENZE – Risale lassù la Fiorentina, con i tre gol rifilati all’Udinese. Ora seconda in classifica, con un solo punto meno dell’Inter. E domenica la madre di tutte le partite: sul campo della Juve. Chiamatela tesi di laurea o come volete. In ogni caso sarà supersfida: se i viola dovessero vincere più nessuno potrà dire che si trovano lì per caso. Vero che giovedì bisognerà staccare il biglietto per i sedicesimi di Europa League contro i portoghesi del Belenenses, però potrà bastare anche il turn over. Basta anche un pareggio. Una chance a Babacar al posto di Kalinic, anche oggi picchiato, infortunato (ma è stata solo una botta, domenica ci sarà) e dolorante a fine gara. Una gara vinta alla grande, ma assolutamente più difficile di quanto dice il punteggio. L’Udinese è formazione coriacea, difficile, mai doma. C’è voluta la Fiorentina migliore per averne ragione. La speranza? Che Colantuono si riscatti domenica ospitando l’Inter… Intanto diciamo che la Fiorentina sa stringere i denti, fino a tirar fuori tutto quel che ha anche contro avversari manovrieri e con pochi punti deboli. La partita si è risolta a metà campo: dove Vecino ha sfoderato una grande prestazione, naturalmente insieme a Borja Valero e a Badelj. Che ha segnato (perr decisione della Lega) il primo gol viola. Il suo tiro ha trovato sulla traiettoria Kalinic, che l’ha deviato quel tanto che è bastato per ingannare il portiere Karnezis. Lo speaker del Franchi ha attribuito subito a Milan Badelj il gol. Ma le riprese televisive non lasciano dubbi: il tocco conclusivo è di Kalinic. Ma secondo un comunicato della Fiorentina, diffuso dopo le 19, la Lega ha fatto sapere che, secondo la sua interpretazione, questo gol va attribuito a Badelj. Per regolamento l’autore è chi ha tirato. Ma la deviazione di Kalinic, sec0ndo me, è stata decisiva. Io ho attribuito il gol a Kalinic. Ufficialmente ho sbagliato, ma credo che la storia andrà avanti per le lunghe anche se Kalinic non potrà vantare il decimo gol nella classifica dei marcatori. Chi mi ha ricordato? Inzaghi: i palloni gli battevano addosso e andavano dentro. Ma sapete, occorre sapersi trovare nel posto giusto al momento giusto. E Kalinic era lì, in area, anche nel momento decisivo della partita, il 17’ del secondo tempo. Quando l’Udinese stava spingendo per pareggiare. E quando, su una ripartenza, Badu è franato addosso al centravanti croato in area. Dito dell’arbitro puntato sul dischetto. E trasformazione di Ilicic, quasi di prepotenza. Il povero Colantuono non credeva i suoi occhi. Ha provato a mandare in campo il “vecio”, ossia il trentottenne Di Natale, pericolosissimo in almeno due occasioni. Sousa è corso ai ripari: mandando in campo Pasqual al posto del rigorista Ilicic. Obiettivo: dare man forte alla difesa e mettere la museruola a Di Natale. Operazione riuscitissima. Dal piede di Pasqual è partito l’angolo per la testa di Gonzalo, capace di segnare il terzo gol. Udinese addio. E viola di nuovo a contatto con la vetta. In attesa dell’esamone in casa Juve.

KALINIC – La sconfitta del Napoli a Bologna è una forte sollecitazione per la Fiorentina. Paulo Sousa schiera la formazione migliore, con gli uomini più in forma. Perché stavolta è vietatissimo sbagliare. La partenza è effervescente, anche se non fortunata: 3’, tacco di Ilicic per Bernardeschi che entra in area da destra, la mette al centro per Kalinic, che, da due passi, si fa prendere il pallone da Karnezis in tuffo disperato. L’Udinese è organizzata bene, con un centrocampo di buona qualità e guarnitissimo (Lodi in regìa, Badu a destra Edenilson esterno sinistro, ma i viola cercano di prendere subito le redini del gioco. Tata (13’) deve rimediare a un buco difensivo uscendo tempestivamente su Badu. Poi tocca ad Astori intervenire in scivolata, ma con perfetta scelta di tempo, su Edenilson. Non basta. Altro brivido viola (18’) sempre per via di Badu, che colpisce male di testa davanti Tata su cross da sinistra di Thereau. Udinese molto tosta. Fa fatica la Fiorentina. Che però, quasi improvvisamente, va in vantaggio. Azione elaborata da sinistra, pallone che arriva a centro area dov’è piazzato Badelj (28’) che non colpisce bene, ma il suo tiro non irresistibile incoccia su Kalinic che tocca quanto basta per spiazzare il portiere che la guarda finire in rete. Lo speaker assegna il gol a Badelj, ma in effetti la zampata di Kalinic c’è stata. E anche determinante. La ripresa tv dimostra che lo speaker è stato troppo frettoloso. Ma niente da fare: in serata arriverà la nota della Fiorentina che riporta l’interpretazione della Lega Calcio. Gol di Badelj. Peccato per Kalinic. Comunque esulta per il vantaggio la tifoseria viola . Che ora sogna a occhi aperti.

PALO – Il rischio? Svegliarsi di soprassalto un minuto dopo. Perché l’Udinese si riversa in avanti. Gonzalo si fa ammonire scioccamente trattenendo Thereau. E sugli sviluppi della punizione lo stesso Thereau colpisce il palo di testa. Pericolo scampato! Al 39’ viola vicinissimi al raddoppio: cross di Alonso da sinistra, velo di Borja, pallone a Kalinic che, davanti alla porta, ci arriva di stinco e manda il pallone alto. Non basta: al 42’ ancora Kalinic pronto a colpire ma anticipato da Karnezis in uscita. Finisce il primo tempo con i viola in vantaggio. E in avvio di ripresa Colantuono carica a molla l’Udinese che riparte a razzo. La Fiorentina regge e prova a farsi pericolosa nelle ripartenze. A metà campo sale in cattedra Vecino: la Fiorentina si allunga. Due sostituzioni nell’Udinese: Bruno Fernandes per Iturra, ma soprattutto Di Natale per Aguirre. Il “vecchio” Totò è proprio agli sgoccioli della carriera, ma quando l’Udinese è in affanno continua ad aggrapparsi a lui.

ILICIC – Però la mossa non basta. Perché la Fiorentina insiste. E trova il rigore del raddoppio. Badu frana in area addosso a Kalinic. L’arbitro punta deciso sul dischetto e ammonisce il giocatore bianconero. Tocca a Ilicic, che batte con sicurezza spedendo il pallone all’angolo alto, a destra di Karnezis. Due a zero. Ma i brividi continuano. A provocarli sono un paio di appoggi sbagliati dei migliori viola, Kalinic e Borja. Eppoi Di Natale: che prima viene fermato in extremis dopo un paio di giravolte da campione in area viola eppoi (20’) la manda incredibilmente alta mentre si trova solissimo davanti a Tatarusanu. Occhio difesa viola: Totò, a 38 anni, è sempre un’insidia vera. Ma la Fiorentina c’è. Anche se sbaglia molto. Bernardeschi (24’) si trova a tu per tu con Karzenis (grande azione confezionata da Borja e Ilicic) ma al momento di concludere pasticcia e incespica. Peccato perché senza questo controllo mancato gli avrei dato un bel 7,5 in pagella. Paulo Sousa capisce che è il momento di coprirsi le spalle: inserisce Pasqual al posto di Ilicic e cambia modulo. Con un difensore in più. E subito dopo un aggiustamento tattico: fuori Borja, bravo ma affaticato, e dentro Gilberto. Obiettivo? Farlo giocare sulla fascia e spostare più sul centro Bernardeschi. Che poi esce per dar vita all’esperimento anticipato da Firenze Post: Babacar, in campo, al fianco di Kalinic. Un attimo prima del cambio terzo gol viola: Gonzalo Rodriguez la mette dentro di testa, su traversone da calcio d’angolo di Pasqual. Tre a zero. Può bastare. In vista della settimana più lunga…

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Sandro Bennucci

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