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Canone Rai in bolletta: governo bocciato dal Consiglio di Stato. Il regolamento ministeriale è incomprensibile e lacunoso

canone

ROMA – Altra tegola su una delle più brillanti e propagandate iniziative del Governo, in merito alla quale Renzi si era speso in prima persona affermando che finalmente così si scovavano gli evasori del balzello più odiato dagli italiani. Il Consiglio di Stato, esprimendo un articolato e motivato parere sul regolamento che inserisce il canone Rai in bolletta, ha affermato che ci sono diverse criticità e che va modificato.

In sintesi i giudici amministrativi hanno sospeso il loro parere (obbligatorio) e rinviato il provvedimento al Governo per la mancanza di «un qualsiasi richiamo ad una definizione di cosa debba intendersi per apparecchio televisivo», dal momento che sul mercato sono ormai disponibili molti device per la ricezione dei programmi. Inoltre vengono criticati numerosi altri aspetti: nessun riferimento allo scambio dati tra vari enti necessario per l’addebito; formule tecniche di non facile comprensione. Segnalando queste criticità, il Consiglio di Stato invita l’amministrazione a rivedere il regolamento sul canone Rai in bolletta.

Inoltre ci sono gravi deficienze anche negli aspetti procedurali: l’adozione del decreto non è avvenuta nel rispetto del termine previsto dalla norma di riferimento e non risulta espresso il concerto del Ministro dell’economia e delle finanze. L’ultima e più umiliante osservazione per il Governo è la seguente: «non tutte le norme ivi previste risultano formulate in maniera adeguatamente chiara, tenendo conto dell’ampia platea di utenti cui le medesime si rivolgono: ne è un esempio l’art. 3 del regolamento che nell’individuare, ai fini dell’addebito del canone, le categorie di utenti, utilizza formule tecniche di non facile comprensione per i non addetti al settore». Una vera e propria patente di incapacità manifesta, mai riscontrata in precedenza, bel record per il rottamatore.

Non si è fatta attendere la pepata e giustificata reazione del Codacons, l’organizzazione dei consumatori: «Come conseguenza del parere del Consiglio di Stato non sarà possibile inserire il canone in bolletta, almeno fino a che non saranno superate le pesanti criticità rilevate. Il Governo deve quindi ora sospendere il decreto e apportare tutte le correzioni richieste dai giudici. L’unica cosa certa in mezzo ai tanti dubbi e alla totale mancanza di informazioni per i cittadini, è che sul canone Rai in bolletta regna il caos più totale, motivo per cui il Governo farebbe bene a rinunciare del tutto al provvedimento», conclude il presidente del Codacons Carlo Rienzi.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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