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Toscana: interventi della Polizia stradale a Livorno e Pistoia. Sanzionati un’agenzia e un camionista

ATT2PISTOIA – Stava per farla franca il camionista controllato lo scorso mercoledì sull’autostrada A/11, all’altezza di Serravalle (PT). Alla pattuglia della Sottosezione di Montecatini Terme ha esibito i documenti richiesti: patente, libretto di circolazione, assicurazione. Tutto regolare, pensava. Ma non ha avuto fortuna: i poliziotti sapevano che alcuni camionisti taroccano il cronotachigrafo. E’ la scatola nera del mezzo, che ne registra velocità e frenate, oltre ai tempi di guida e di riposo del conducente. Chi guida un messo pesante è obbligato a non superare un certo numero ore di guida al giorno, per evitare incidenti da stress lavorativo. Ma alla Polizia Stradale sono addestrati. E così il sessantenne camionista, originario di Bibbiena (AR), è stato scoperto. Aveva posizionato una calamita sul cruscotto per alterare lo strumento, facendolo sembrare in pausa anche mentre guidava. Il tarocco alla fine non gli è convenuto. Ora il camionista dovrà veramente riposare, poiché la patente gli è stata ritirata dalla Polizia Stradale. Gli agenti lo hanno pure sanzionato per circa 2.000 euro, obbligandolo a dimostrare entro dieci giorni di avere ripristinato lo strumento.

LIVORNO – La Polizia Stradale ha neutralizzato un traffico internazionale di veicoli rubati. Tutto è cominciato nel 2012, da un certificato di proprietà contraffatto, sequestrato presso l’Agenzia di pratiche auto G2C di Livorno. La cosa sembrava essere finita lì. Ma quel semplice fatto si è rivelato invece essere, per la Polizia Stradale di Livorno e Pisa, la porta di accesso a un intricato sistema di riciclaggio di auto e moto nei paesi dell’Est, come Serbia e Romania, e del Senegal.Il compito dell’Agenzia G2C era quello di “ripulire” i documenti di circolazione di auto rubate, o radiate, che venivano poi esportate all’estero per la vendita. E siccome il gioco gli riusciva bene, “ripulivano” anche documenti di auto destinate al mercato italiano. Nei confronti dei quattro soci livornesi titolari dell’Agenzia, due quarantenni e due ultrasettantenni, il GIP di Livorno ha emesso un’ordinanza di misura cautelare interdittiva. In altre parole, Agenzia chiusa per sei mesi.

 


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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