Prato, caporalato: arrestato uno dei pachistani indagati per illecito reclutamento di extracomunitari
PRATO – E’ stato arrestato uno dei pakistani che erano indagati nell’inchiesta della Procura di Prato sul caporalato. L’arresto è avvenuto nell’ambito dell’operazione “Numbar Dar” che ha permesso di far emergere l’esistenza di un’associazione per delinquere, diretta da cittadini pakistani, finalizzata all’intermediazione illecita nel reclutamento di cittadini extracomunitari, per lo più giunti in Italia come profughi, e lo sfruttamento del lavoro nero nelle aziende vinicole del Chianti fiorentino. Le indagini hanno già portato alla notifica di 12
informazione di garanzia.
Ieri sera gli agenti della Digos, in collaborazione con gli operatori della polizia stradale di Prato, hanno dato esecuzione a un
provvedimento di fermo emesso dal sostituto procuratore Antonio Sangermano, nei confronti di uno degli indagati, un pakistano di 38
anni, residente a Prato, che è stato rintracciato nei giardini pubblici di via Carlo Marx, dove è stato arrestato e poi trasferito
nel carcere di Prato. Nel corso dell’esecuzione del fermo gli agenti hanno sequestrato documentazione utile per le indagini.
