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Raccolta rifiuti di Prato, il 13 novembre sciopero

Confartigianato denuncia: smaltimento rifiuti inefficiente e costoso. La classifica per regione (Toscana tristemente fra le prime)

spazzatura_fgROMA – Si producono meno rifiuti ma si paga sempre di più per il servizio di raccolta, tra l’altro insoddisfacente. E’ un dossier di Confartigianato a puntare il dito su uno dei capitoli più caldi della vita di ogni amministrazione cittadina. Negli ultimi cinque anni, infatti, i rifiuti sono diminuiti del 10,1%, ma il costo per la raccolta è salito del 22,7%, vale a dire il 15% in più rispetto al tasso di inflazione (+7,7%) e il 13,1% in più rispetto alla crescita media del costo di questo servizio (+9,6%) registrata nell’Eurozona. Il quadro che emerge da un rapporto realizzato dalla Confederazione è allarmante: l’igiene urbana è costata alle tasche di famiglie e imprenditori italiani nel 2014 in media 167,80 euro a testa, in totale 10,2 miliardi. E siamo ultimi in Ue per livello di soddisfazione.

PRESIDENTE –  «C’è qualcosa che non va – denuncia il Presidente di Confartigianato, Giorgio Merletti – Le tariffe dei servizi erogati da soggetti pubblici devono rispettare il mercato e non possono essere una variabile indipendente, troppo spesso utilizzata per fare cassa e mettere a posto i guasti di una cattiva gestione».

REGIONI – A pagare di più sono i cittadini del Lazio (Roma compresa) con un costo di 220,3 euro per abitante. Seguono Liguria con 212,7 euro/abitante, Toscana con 210,3 euro/abitante, Campania 196,7, Sardegna 192,1, Umbria con 182,2 euro (+13,1%). All”altro capo della classifica delle zone pulite a costi più contenuti, la regione più virtuosa è il Molise dove i cittadini pagano 116,2 pro capite; secondo posto al Trentino Alto Adige con un costo di 130,6 euro pro capite e medaglia di bronzo per il Friuli Venezia Giulia con 130,7 euro per abitante.

In generale, la rilevazione di Confartigianato mostra che soltanto un terzo (34%) degli italiani è soddisfatto della pulizia della propria città, un valore inferiore di ben 29 punti percentuali rispetto al 62% della media europea e che ci colloca all”ultimo posto in Europa per il livello di soddisfazione dei servizi di igiene urbana.

«Le regole di una sana gestione imprenditoriale – sottolinea il Presidente Merletti – devono valere anche per l”amministrazione dei nostri Comuni e delle nostre città, non soltanto per i privati, e devono essere mirate a innalzare la qualità dei servizi e a migliorare la convenienza di prezzi e tariffe. I tagli alle società partecipate a livello locale che non conseguono risultati di efficienza nell’erogazione dei servizi sono una modalità che noi suggeriamo per realizzare in concreto la spending review annunciata dal Governo».

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