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Canone rai in bolletta: l’Agenzia delle entrate, sono valide le dichiarazioni (circa 817.000) di esenzione

Canone-Bolletta-Rai

ROMA – Dopo le polemiche e i dubbi, i timori e le proteste dei consumatori suscitate dalla pubblicazione dell’ultimo decreto in Gazzetta ufficiale, l’Agenzia delle Entrate finalmente è intervenuta per far chiarezza sul Canone Rai in bolletta. Le Entrate fanno alcune precisazioni riguardo al modulo che deve inviare chi non ha la Tv o è comunque esente. Il decreto del Mise, pubblicato in Gazzetta sabato scorso, afferma che, ai fini della dichiarazione di non detenzione della Tv, gli utenti devono utilizzare «esclusivamente» il modello approvato dall’Agenzia il 24 marzo. Una frase che ha fatto sobbalzare sulla sedia chi aveva presentato la disdetta già prima di questa data e quindi, a ragione, temeva di essere fuori regola a causa di una precisazione intervenuta in ritardo. L’associazione Altroconsumo ha presentato ricorso al TAR.

Ora l’Agenzia precisa: «Vogliamo rassicurare i contribuenti che, come previsto dallo stesso provvedimento, tutte le dichiarazioni sostitutive relative al canone Tv, anche quelle presentate dal 1° gennaio al 24 marzo, sono valide, a patto che contengano tutte le informazioni richieste ai fini dell’esenzione. Inoltre, l’Agenzia delle Entrate, proprio per venire incontro ai contribuenti nella prima fase di avvio delle nuove modalità di pagamento del canone, ha provvisoriamente accettato anche le dichiarazioni che presentavano errori o incoerenze, sospendendo temporaneamente eventuali addebiti del canone nelle fatture elettriche, in attesa di richiedere ai contribuenti gli opportuni chiarimenti e, laddove necessario, un’integrazione delle informazioni riportate nell’autocertificazione».

Intanto il direttore dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi in un’audizione alla Camera fa sapere che le richieste di esenzione al Canone RAI presentate alla TV pubblica sono state circa 817 mila, di cui 220 mila inviate per via telematica. Le richieste sono state inviate alla RAI entro il termine del 16 maggio, ma è in corso in questi giorni la trasmissione dei dati degli esenti all’Acquirente Unico, che si occuperà di distribuirlo agli operatori elettrici per gestire l’addebito in bolletta. La presentazione delle domande di esenzione aveva un termine perentorio, per permettere l’addebito in bolletta a partire dal 1° luglio, come previsto dalla Legge stabilità. “Abbiamo fatto i salti mortali per dargli i dati”, ha dichiarato la Orlandi, ricordando che, per le dichiarazioni presentate entro la scadenza del 16 maggio, c’è l’esenzione per i primi sei mesi, per quelle che arrivassero dopo, parte dal mese successivo.

Dunque timori superati, ma si poteva evitare tutto questo con una migliore informazione preventiva.

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