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Firenze, traffico: ingorgo infinito. Protestano tassisti e autisti dell’Ataf. E i cittadini non ne possono più

Sos negozianti centro Roma, maxi-ingorgo per manifestazione

FIRENZE – Dopo l’invito dei sindacati degli autisti Ataf, rivolto all’amministrazione comunale, per trovare un rimedio ai pesanti problemi del traffico cittadino, causati da lavori e manifestazioni, arriva subito una conferma. I tassisti confermano che  «da stamattina Firenze è paralizzata. Il traffico è in tilt praticamente dappertutto, da Careggi a Firenze sud si impiega un’ora e mezza, tanto per fare un esempio. Svolgere il servizio di trasporto passeggeri in queste condizioni è un’impresa ardua». Lo affermano Cristiano Storchi e Marco Marcucci, rispettivamente responsabile marketing e responsabile Centrale del Radio Taxi 4242 Firenze.
«Ponte alla Vittoria, Stazione, Careggi, Novoli, via Baracca, viali. Tutta la città è bloccata – sottolineano Storchi e Marcucci -. Il Radio Taxi 4242 ha praticamente tutte le sue auto in strada: quindi non ci si venga a dire che se centinaia di persone non riescono a trovare un taxi, come sta avvenendo purtroppo, la colpa è nostra. Tra cantieri della tramvia, pioggia e Pitti, la situazione è quella sotto gli occhi di tutti. Noi andiamo avanti, proseguendo il nostro sforzo a servizio della collettività, ma se per fare pochi chilometri ci vuole un’ora e mezza, non abbiamo colpe. Vogliamo che questo sia ben chiaro.»

Tutto vero, non si tratta della solita polemica fra tassisti e amministrazione. Al cronista di Firenze Post è capitato, fra ieri e oggi, di doversi recare a Pisa, attraversando punti nevralgici per la circolazione, Porta a Prato e Fortezza, viale Talenti, viale Etruria all’altezza del sottopasso Foggini. Risultato: per andare verso l’imbocco della superstrada coda di 35 minuti fra Fortezza e Cascine. Al ritorno, ancora peggio: coda di 25 minuti nei pressi della rotonda prospiciente il  sottopasso citato, altri 40 minuti nel tratto fra Piazza Taddeo Gaddi e l’incrocio fra viale Lavagnini e via Agnolo Poliziano, senza che a quest’incrocio, intasato all’inverosimile, ci fosse l’ombra di un vigile (almeno io non li ho visti). Erano tutti concentrati con impermeabile giallo davanti all’ingresso di Pitti Uomo. Si intuivano le imprecazioni di autisti di mezzi pubblici, impegnati in zig zag per guadagnare centimetri preziosi di carreggiata.

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Ma il fatto più grave sembra quello di cui sono stato testimone nel viale Lavagnini, quando una volante della polizia si è trovata in seria difficoltà, impigliata a sirene spiegate (ma servivano a poco in quel frangente) nell’intreccio forsennato delle lamiere delle auto che stentavano a scostarsi quel tanto per far passare la vettura. Si rendono conto i nostri amministratori che se non corrono ai ripari rischiano anche qualche denuncia penale in caso di omesso soccorso o d’incidente causato dalla pratica impossibilità di circolare? Nessuno pretende miracoli, soprattutto in una situazione di cantieri e lavori in corso, ma un minimo di percorribilità dev’essere garantito. Così è difficile lavorare. E diventa complicato anche … vivere.


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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