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Pensioni: lasciamo in pace i pensionati, l’appello di Pietro Iocca, Presidente del Consiglio d’indirizzo e vigilanza dell’Inps

Iocca

FIRENZE – Pietro Iocca, presidente del Consiglio d’indirizzo e vigilanza (Civ) Inps, parlando a margine della presentazione del Bilancio sociale 2015 di Inps Toscana, a proposito delle ricorrenti polemiche sul tema delle pensioni, ha affermato: «La mia opinione personale è che il mondo dei pensionati dovrebbe essere un po” lasciato in pace: non è possibile che tutti i giorni ci siano sedicenti esperti che trattano questa materia, che già di per sé è esplosiva, dove molto spesso viene confusa la previdenza con l’assistenza». Concetto ribadito anche da Piero Rubbioli, presidente del Comitato regionale di Inps Toscana, il quale ha sottolineato che «la spesa per le pensioni previdenziali non è del 15,46% del Pil come viene detto, ma del 10,06% del Pil, perfettamente allineata con quella degli altri Paesi Ue. Il problema è che noi confondiamo i conti della previdenza con quelli dell’assistenza».

Secondo Iocca inoltre “ci vuole più ponderatezza e tranquillità nei giudizi, anche perché chi sta attraversando questo ultimo periodo della sua vita terrena lo dovrebbe fare serenamente. Poi ci sono tanti problemi, come quello dei giovani, ma sono discussioni da aprire nei modi e nei tempi più opportuni”.

ASSEGNI – Nel 2015 l’Inps in Toscana ha erogato pensioni e prestazioni per 22 miliardi di euro al netto dei fitti figurativi. Secondo il Bilancio sociale le pensioni della gestione pubblica sono in aumento dello 0,4% sul 2014, mentre quelle della gestione privata sono in calo dello 0,75% per il minor numero di pensioni di inabilità e invalidità (-7,88%). Il decremento è dello 0,3% per le pensioni di vecchiaia, dello 0,24% per quelle ai superstiti, dello 0,88% per pensioni e assegni sociali. “Nell’ultimo anno – sostiene Paolo Sardi, direttore regionale di Inps Toscana – abbiamo perso 400 milioni di euro di contributi correnti da parte delle aziende con lavoratori. C’è ancora una situazione critica, che spinge le imprese a chiedere di pagare la contribuzione in maniera rateale: in questo modo il quantitativo di denaro che affluisce nelle casse dell’Inps diminuisce”.

EVASIONE – Piero Rubbioli, presidente del Comitato regionale di Inps Toscana ha sottolineato che è necessario combattere in modo efficace l’evasione contributiva ed il lavoro irregolare e in nero. “Le attendibili stime che abbiamo più volte citato – ha detto – sostengono che l’evasione contributiva è di 60 miliardi in Italia e di 2 miliardi di euro in Toscana”. Secondo Rubbioli “non è con la temporanea indignazione sul caporalato o su altri episodi che si risolvono i problemi”, ma con “una azione costante, organizzata. coordinata con la collaborazione di tutte le istituzioni presenti sul territorio; ed è necessario che il nuovo istituto, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, inizi ad operare subito sul territorio per contrastare il fenomeno”.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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