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Banche, eurogruppo: le soluzioni vanno cercate nell’ambito delle regole esistenti, che prevedono il bail-in

Il ministro Pier Carlo Padoan
Il ministro Pier Carlo Padoan

BRUXELLES – La questione delle banche italiane non era in agenda all’Eurogruppo di oggi, come ha precisato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, ma diversi protagonisti ne hanno parlato all’arrivo.

EUROGRUPPO – Il capo dell’Eurogruppo stesso, Jeroen Dijsselbloem con affermazioni in chiaroscuro.Se da un lato ha assicurato sul fatto che la questione dei crediti deteriorati non rappresenta “una crisi acuta” e che quindi “c’è ancora un po’ di tempo” per discuterla in maniera costruttiva tra Italia e Commissione europea, dall’altro ha ribadito che le soluzioni vanno trovate nell’ambito delle regole che ci sono. Che prevedono anche il “bail in”. Il vicepresidente della Commissione, Valdis Domborvskis non si è sbilanciato, ribadendo che l’Ue collabora con Roma e che ci sono “diverse modalità in cui (la questione-ndr) può essere affrontata, se dovessero emergere problemi di liquidità o di capitale, nel rispetto delle regole europee e senza danneggiare la stabilità finanziaria o gli investitori al dettaglio”.

FINANCIAL TIMES – Sul tema è poi intervenuto con toni piuttosto aspri il Financial Times, con un editoriale che parla di crescenti dubbi sul settore e sulle riforma attuate. Sostenendo che in Italia vi sarebbero perfino “più sportelli bancari che pizzerie”, immagine che comunque il quotidiano attribuisce all’Ocse, e che la soluzione ai problemi non può che passare da dolorosi tagli a “decine di migliaia di posti di lavoro”. Paradossalmente, lo stesso quotidiano riconosce al governo Renzi di “esser stato quello che ha fatto di più negli ultimi 20 anni per riformare il frammentato settore”. “Ma molti temono che sia troppo poco e troppo tardi” e sfortunatamente il tempo per agire sta finendo”, proprio mentre si avvicinano i referendum sulle riforme costituzionali.

PADOAN – Padoan ha però rassicurato. Il governo “sta lavorando per predisporre strumenti precauzionali che saranno usati solo se necessario”. Su quali siano questi strumenti, Padoan si è limitato a citare “uno strumento per la liquidità” e che “ne esamineremo altri. I risparmiatori – ha detto – saranno salvaguardati dal governo italiano”. Mentre su questi interventi “i contatti con le autorità europee continuano positivamente. Stiamo facendo buoni progressi con la Commissione, abbiamo avuto con loro un dialogo aperto per lungo tempo e continuiamo”.

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