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Pubblico impiego: i sindacati, senza risorse per il contratto sciopero generale. Servono 7 miliardi

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ROMA – Il rinnovo del contratto del pubblico impiego va fatto. Da parte del sindacato non c’è ottimismo ma determinazione a fare i contratti. E, nel caso della pubblica amministrazione, è il Governo che deve dare risposte, a partire dall’impiego delle risorse che ci sono e da quelle che vanno stanziate con la legge di stabilità.

Ma, avverte il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo, interpellato dall’Adnkronos, «se le risposte saranno negative, se entro settembre non si avvierà il rinnovo in maniera seria, prepariamo risposte adeguate, incluso lo sciopero generale se serve».

Non si tratta di una minaccia, ma di una conseguenza naturale in assenza delle risposte necessarie. “Siamo un sindacato che tratta e che vuole fare accordi, ma se non si fanno i contratti noi dobbiamo rispondere facendo quello che deve fare un sindacato quando non ottiene risposte: la lotta”.

Secondo Barbagallo, servono innanzitutto risorse adeguate. “L’Avvocatura dello Stato e la Rgs hanno stimato in 7 mld l’anno la cifra persa con il mancato rinnovo, noi ci siamo limitati a ricordarne l’entità”, premette, per poi aggiungere: “ovviamente, siamo pronti a discutere e a ragionare su un arco temporale più lungo e credo che in questo modo, se c’è la volontà da tutte e due le parti, sia possibile arrivare a contratto decente”.

 

contratto, Pubblico impiego, rinnovo, sindacati


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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