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Mondiali di Russia 2018: l’Italia in Israele (lunedì ore 20,45, diretta su Rai1) per vincere e segnare tanti gol

Bonucci: rientra per dare più garanzie alla difesa
Bonucci: rientra per dare più garanzie alla difesa

HAIFA – Giampiero Ventura è ottimista. Nonostante la batosta contro la Francia, giovedì scorso, lui pensa che la sfida di Haifa, contro Israele (lunedì, 5 settembre, ore 20,45, diretta Tv su Raiuno), valevole per le qualificazioni ai Mondiali di Russia 2018, non sia un impegno troppo difficile per i suoi azzurri. In ogni caso l’Italia deve vincere perché solo la prima del girone, in questo caso il G, si qualifica per la fase finale del mondiale. Non deve quindi perdere terreno nei confronti della rivale numero uno, ossia la Spagna. Che giocherà in casa con il Lichtenstein. Mentre nella terza partita del girone si affronteranno Albania e Macedonia.

NOVITA’ – Rispetto alla partita con la Francia rientrerà Bonucci, che a Bari non c’era per problemi familiari. E Giorgio Chiellini ha promesso che non si distrarrà più come ha fatto contro i francesi. Non ci sarà De Rossi che verrà sostituito molto probabilmente da Marco Verratti. Mancherà anche Belotti, tornato a Torino per problemi fisici. A centrocampo potrà esserci Bonaventura. In ballo anche De Sciglio e Antonelli. In effetti, Ventura non ha torto sulla valutazione della partita. La differenza tecnica è notevole e l’Italia, con Israele, ha una tradizione favorevole. Ottenne facilmente la qualificazione ai Mondiali del 1962, vincendo in Israele (2-4) eppoi in Italia (6-0). Più difficile fu la partita del girone eliminatorio ai Mondiali del ’70, in Messico, quando gli azzurri di Valcareggi (poi secondi, eliminando la Germania in semifinale, con la mitica partita del 4-3, e perdendo la finale, 4-1, contro il Brasile di Pelè) vennero fermati sullo 0-0 dagli israeliani.

CAROSIO – All’Italia vennero annullati almeno due gol validi. Questo fece arrabbiare il telecronista Rai dell’epoca, il grandissimo Niccolò Carosio, che se la prese con l’arbitro etiope. La Rai non gliela fece passare liscia. Direttore generale era l’inflessibile Ettore Bernabei, che lo accusò di razzismo e gli vietò, da quel momento in poi, di commentare le partite. Poi fu accertato che Carosio non pronunciò affatto frasi razziste. Ma quell’episodio segnò comunque la fine di una straordinaria carriera, cominciata negli anni Trenta, quando Carosio commentava per la radio le partite dell’Italia campione del mondo nel 1934 e nel 1938.

PRONOSTICO – In teoria l’Italia non dovrebbe aver problemi. Ma, come detto, oltre alla vittoria conta anche il risultato. Perché occorre cercare di segnare sempre più di quanto riuscirà a fare la Spagna. Gli israeliani non si illudono, ma pensano di poter giocare almeno per il pareggio. Ventura dovrà far scardinare la difesa dei padroni di casa quasi subito, per evitare che la partita diventi difficile e provochi problemi.

 

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Ernesto Giusti


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