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Lavoro: i giovani lo cercano soprattutto (85%) tramite conoscenti e amici

La disoccupazione affossa le giovani generazioni

ROMA – In barba agli effetti miracolosi del Jobs Act, vantati da Renzi e riconosciuti soltanto da lui, nella ricerca di un impiego in Italia continua a prevalere l’uso del canale informale: rivolgersi a parenti, amici e conoscenti è la pratica più diffusa (85%). Così l’Istat diffondendo i dati sul secondo trimestre del 2016 sul mondo del lavoro. Seguono l’invio di curriculum (68,3%) e la ricerca tramite internet (54,7%), più frequenti tra i giovani e tra i laureati. Per quanto riguarda il livello di istruzione, nel secondo trimestre 2016, chi investe nell’università si ritrova avvantaggiato. Il tasso di occupazione aumenta sopratutto tra i laureati accentuando il già ampio divario esistente: 78,6% (+1,8 punti in un anno) in confronto al 64,6% (+1,2 punti) dei diplomati e al 43,1% (+0,9 punti) di chi ha al più la licenza media. Una dinamica simile riguarda il tasso di disoccupazione, che presenta sia una disparità nei livelli a favore di chi possiede un più elevato titolo di studio sia una maggiore diminuzione tra i laureati e i diplomati.

amici, conoscenti, giovani, Lavoro

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