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Banche salvate: arrivano i primi rimborsi. Finora pervenute al Fondo Interbancario 1400 domande

Banche: Etruria; funerale del risparmio in paese Renzi

ROMA – Salvatore Maccarone, Direttore Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, ai microfoni di Cuore e denari su Radio 24 ha fatto il punto relativamente alla partenza della procedura di liquidazione dei rimborsi forfettari per gli oltre 10mila detentori di bond subordinati delle quattro banche “salvate” (CariFerrara, CariChieti, Banca Etruria e Banca Marche): «ad oggi abbiamo ricevuto circa 1400 richieste. Ne arrivano giornalmente, e sempre giornalmente si provvede alle liquidazioni. Fino ad oggi stanno arrivando più che altro richieste individuali. Noi aspettiamo il grosso delle richieste attraverso le associazioni dei consumatori, con le quali abbiamo sviluppato rapporti di collaborazione soddisfacenti. Questo faciliterà anche l’esame da parte del Fondo perché le associazioni faranno una valutazione preventiva e quindi se vi fossero documenti mancanti o qualche altra manchevolezza della richiesta provvederebbero a farla integrare prima dell’inoltro. Le richieste di indennizzo (da presentare entro il 3 gennaio 2017) sono arrivate prevalentemente in forma cartacea con una raccomandata oppure in forma elettronica con PEC oppure attraverso il sito web. La maggior parte delle richieste pervenute al momento riguardano Banca Etruria».

Maccarone ha inoltre previsto che il ritmo delle liquidazioni effettuate crescerà nei prossimi giorni: «Noi immaginiamo che tra quello che è stato fatto questa settimana e quello che si farà nella settimana ventura, alcune centinaia di posizioni saranno liquidate. Il ritmo è costante e ogni giorno si procede in questo modo». Il diretto ha aggiunto anche che verosimilmente il Fondo verrà coinvolto anche nell’erogazione degli indennizzi gestiti dall’Autorità Anticorruzione per i risparmiatori che scelgono di richiedere – tramite la procedura dell’arbitrato – il rimborso del 100% del proprio investimento, tentativo che resta alternativo rispetto a quello del rimborso automatico dell’80%. «La liquidazione dell’indennizzo automatico avviene sulla base della verifica di soli presupposti formali senza nessuna indagine sul perché, sull’adeguatezza della vendita, e questo porta a un indennizzo dell’80%. Se si ritenesse che vi sono state situazioni diverse, quando il procedimento arbitrale sarà attivato se ne potrà giovare con l’aspettativa teorica di ricevere l’intero. Una scelta non semplice da fare», ha commentato Maccarone.

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