Ticket sanitari: in arrivo stangata da 60 miliardi. La denuncia di Cgil e Cittadinanzattiva
ROMA – La Cgil scopre gli altarini e le bugie del governo Renzi, che afferma, il premier lo ha ribadito più volte, di aver abbassato le tasse, di voler ridurre ancora Irpef, Ires ecc., ma nessun italiano se n’è accorto, anzi la pressione fiscale continua ad essere fra le più alte in Europa. E, con il classico gioco delle tre carte, da un lato il rottamatore fa scomparire (dice lui) qualche tributo, dall’altro sostanzialmente lo reintroduce, aumentando, per esempio la quota dei ticket sanitari.
Infatti sono in arrivo nuovi ticket – afferma Stefano Cecconi della Cgil – e questo «anche perché, con i nuovi Lea (livelli essenziali di assistenza), varie prestazioni chirurgiche finora effettuate in Day Surgery, e quindi gratuitamente, saranno trasferite in regime di prestazione ambulatoriale che implica il pagamento del ticket». Sono prestazioni chirurgiche che vanno dalla cataratta al tunnel carpale, dall”ernia al dito a martello. Secondo «le stime del ministero – spiega Cecconi – con i nuovi Lea si realizzeranno maggiori entrate per il Servizio sanitario nazionale pari a 60,4 mln di euro: in particolare, circa 20 mln si otterranno dai nuovi ticket derivati dallo spostamento di alcune prestazioni dal regime Day Surgery a quello ambulatoriale e 40 mln dalla introduzione di nuove prestazioni ambulatoriali nell’elenco dei Lea». L’intervento di cataratta, ad esempio, non sarà più gratuito.
Gli aggravi sono confermati anche da Cittadinanzattiva, Tribunale per i diritti del malato, che calcolano già attualmente in una media di circa 4 miliardi di euro l’anno il peso sul bilancio delle famiglie italiane la spesa per i ticket sanitari (3 mld) e le visite fatte in extramoenia (1 mld), ovvero nell”ambito dell”attività libero-professionale dei medici negli ospedali. Una situazione già pesante, che si aggraverà a seguito degli ulteriori ticket previsti con i nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea), con i quali alcune prestazioni chirurgiche prima gratuite diverranno a pagamento.
Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato (Tdm), avverte come ad essere maggiormente colpite dalla misura saranno proprio le fasce più deboli, a partire dagli anziani.

roberto
TICKET SANITARI? NO GRAZIE! FACCIAMOLI SMETTERE NEL SEGNO DELLA COSTITUZIONE!
PER I DIRITTI E DOVERI SOCIALI
NO AI VARI TICKET BASATI SU FALSI MODELLI ISEE! SI ALLA FISCALITA’GENERALE SANCITA
DALL’ ARTICOLO 53 DELLA COSTITUZIONE
A tutte le studentesse e studenti! A tutto il mondo del lavoro
Uniamoci per dare a tutti, al momento dell’ingresso nel mondo del lavoro, le Pari
Opportunità in modo che siano realizzati, di fatto, gli articoli 2 e 3 della Costituzione:
ARTICOLO 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo,sia come singolo sia nelle formazioni sociali
ove si svolge la sua personalità,e richiede l’adempimento inderogabili di solidarietà politica economica e sociale.
ARTICOLO 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge,senza distinzioni di sesso, di razza, di
lingua, di religione, di opinioni politiche,di condizioni personalie sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere
gli ostacoli di ordine economico e sociale , che limitando, di fatto, la libertà e l’uguaglianza dei cittadini
impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori
all’organizzazione politica,economica e sociale del Paese.
ARTICOLO 53
Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.
(Significa: Somma di tutti i redditi effettivi e deduzione delle spese effettive primarie e sociali)
Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.
PER RENDERE EFFETTIVI I SEGUENTI DIRITTI SOCIALI COSTITUZIONALI
1) assicurare il lavoro a tutti i cittadini retribuito in modo da assicurare a loro ed alle loro famiglie una
esistenza libera e dignitosa.(articoli 4/35/36/37 Costituzione.)
2) le pari opportunità per tutti i cittadini (articolo 3 Costituzione)
3) Reddito minimo ed una pensione che garantisca una vita dignitosa in caso di disoccupazione
forzata.( articoli 36 e 38 Costituzione)
4) il diritto all’istruzione e all’assistenza sanitaria.( articoli 32/33/34 Costituzione)
5) la libertà all’iniziativa economica privata che non contrasti con l’utilità
sociale, con la libertà e la dignità umana. ( articoli 41/43 Costituzione)
6) la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio
ed il patrimonio storico e artistico della Nazione. ( Articolo 9 Costituzione = sviluppo economico
ecologico)
7)Ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro e in armonia con le esigenze della produzione,
la Repubblica riconosce il diritto ai lavoratori a collaborare,nei modi e nel limiti stabiliti dalla legge , alla
gestione delle aziende. ( Articolo 46 Costituzione)
MA SENZA IL DOVERE SOCIALE I DIRITTI NON POSSONO ESSERE RICHIESTI
Il dovere di tutti(compresi gli stranieri delle multinazionali) di concorrere alle spese pubbliche in ragione
della propria capacità contributiva e che tutte le tasse ( Irpef + IVA ed altre), nel suo complesso,
rispettino il criterio della progressività.
La non attuazione dell’articolo dei doveri, il 53, produce: 190 miliardi di mancato gettito fiscale tra
IVA e IRPEF e 70 di contributi previdenziali ed impedisce, sia di rimuovere quegli ostacoli di cui
dall’art. 3 della Costituzione sia di rendere strutturali ed operativi in modo effettivo i diritti sociali
sopra citati!
Pierluigi
Tutto come al solito: altro che allungare la vita!
Dovrei farmi un Holter pressorio: il primo posto libero è a marzo 2017.
Se invece dei proclami rimanessero zitti sarebbe meglio.
Comunque i tumori possono venire anche ai quarantenni.