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Paulo Sousa: «La Curva Fiesole ha diritto di fischiare. Noi dobbiamo lavorare tanto…»
![Paulo Sousa: ha mascherato la delusione per il pareggio con l'Ataòlanta](https://i0.wp.com/www.firenzepost.it/wp-content/uploads/2016/10/sousa-atalanta.png?resize=414%2C576)
FIRENZE – «La Curva Fiesole ha spinto la squadra per tutta la partita, ci ha aiutato. Poi è esplosa nella fischiata finale. I tifosi hanno tutto il diritto di esprimere il loro dissenso. Sono quelli che soffrono di più. Tocca a noi non deluderli e cercare di fare i risultati». Paulo Sousa non ha cercato alibi ai fischi finali del Franchi. Magari è stato meno netto sull’analisi della partita. Sostanzialmente ha detto che la squadra ha fatto di tutto per trovare il gol e sbloccare il risultato. Ma l’Atalanta ha saputo chiudere gli spazi nel primo tempo ed è riuscita molto spesso a creare seri pericoli in contropiede, nelle ripartenze. Le due punte? Non hanno segnato, ma saranno riproposte. Kalinic e Babacar, secondo l’allenatore, hanno le carte in regola per scardinare le difese avversarie. C’è allora da chiedersi perché finora non le aveva quasi mai schierate. E bisogna domandarsi anche il motivo per il quale Zarate è stato mandato in campo solo alla fine.
«L’Atalanta – ha spiegato Sousa – veniva da buoni risultati, come la vittoria sul Napoli. Ha giocatori fisicamente forti, che nell’uno contro uno riescono a prevalere. Noi abbiamo provato il centrocampo a tre, ma Carlos Sanchez era statico e direi anche stanco. Vecino è andato meglio. Con lui in campo si è disimpegnato meglio anche Borja. Come si esce da questa situazione difficile? Lavorando e impegnandosi. Stiamo provando sull’ultimo passaggio, sui crosso, sulla possibilità di smarcarsi. Miglioreremo e siamo consapevoli della situazione».
Babacar Zarate, Kalinic, Paulo Sousa, sanchez, Vecino
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