Migranti, il ministro tedesco De Maizière vuole trasferire l’accoglienza in Africa. Meglio tardi che mai

BERLINO – Riportare in Africa i migranti salvati nel Mediterraneo. Sarebbe questa l’idea del ministro dell’Interno tedesco, Thomas de Maizière, secondo il quale questa misura funzionerebbe come deterrente per i futuri viaggi. Non è certamente una misura originale, lo dice da tempo anche il leader della Lega Nord Matteo Salvini, esecrato da tutti i benpensanti del nostro paese, Laura Boldrini in testa.
GERMANIA – «Eliminare la prospettiva di raggiungere l’Europa potrebbe far abbandonare ai migranti l’idea di intraprendere un viaggio pericoloso, mettendo le loro vite e i loro soldi a rischio», ha detto un portavoce del ministero, in un’intervista con il giornale Welt am Sonntag. Secondo la proposta, i migranti provenienti dalla Libia potrebbero essere riportati in un paese terzo come la Tunisia, Egitto o altri Paesi del Nord Africa, e da lì potrebbero avanzare le loro richieste d’asilo che, se accettate, consentirebbero loro di raggiungere l’Europa in modo sicuro. La proposta è in una fase iniziale e non è stata formalmente sollevata a livello europeo, ha aggiunto il portavoce.

OIM – Nel complesso sono 4.220 le persone sono morte nel tentativo di attraversare il Mediterraneo quest’anno finora, secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni, con un incremento di 725 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Molti di coloro che rischiano la traversata, spesso su barche sovraffollate gestite da contrabbandieri, fuggono da conflitti o persecuzioni nei loro paesi d’origine. Questa è l’asserzione delle organizzazioni internazionali di volontariato, fatta a tutto pro loro e dei migranti. In realtà la stragrande maggioranza (circa l’80%) di coloro che giungono nel nostro Paese e qui vengono nutriti accolti e vezzeggiati nel dolce far niente, non ha diritto alla qualifica di rifugiato o richiedente asilo e quindi dovrebbe essere rinviata nel paese d’origine.
ITALIA – Invece nella situazione attuale restano tutti sul gobbo del popolo italiano e noi paghiamo le ingenti spese di accoglienza e mantenimento, buttando risorse che potrebbero essere più fruttuosamente impiegate ad esempio per la ricostruzione delle zone terremotate. Ma è questa una situazione che fa comodo a molti, alla sinistra, al governo, al Vaticano, alle associazioni di volontari cattoliche e legate alle coop che si occupano dei migranti e lucrano sull’accoglienza.
La proposta del ministro tedesco costituirebbe la soluzione ideale solo se il governo della Merkel s’impegnasse seriamente, insieme agli altri principali Stati e all’imbelle Ue, a concludere alla svelta accordi proprio con quegli Stati che dovrebbero recepire le centinaia di migliaia di migranti pronti ad affrontare la traversata. La cui posizione dovrebbe essere vagliata in centri di accoglienza siti al di là del Mediterraneo, in modo da consentire l’arrivo in Europa solo a chi ha diritto (e sono molto pochi) all’accoglienza. Un’analoga azione del nostro Governo è finora votata al fallimento, per cui dobbiamo sperare ardentemente che, in vista delle elezioni del prossimo anno, Fraü Merkel riesca a risolvere questo problema epocale, la cui persistenza sta causando gravi guasti elettorali anche per il governo teutonico. E si sa, in tempo di elezioni il bisognino fa trottar la vecchia, i politici si muovono più celermente.
