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Pensioni, manovra: Istat, la 14.ma favorisce quelle più basse, ma le detrazioni fiscali non sono eque

inps

ROMA – Continuano le rilevazioni e i giudizi sulla manovra, ancora all’esame dei severi giudici dell’Ue. Interessanti rilievi per quanto riguarda le novità sulle pensioni sono stati espressi dall’Istat, che da un lato osserva la destinazione della 14ma ai meno abbienti, dall’altro l’iniquità delle detrazioni fiscali. La manovrà è criticata anche dall’Unione Nazionale Consumatori.

14.MA – Il rialzo della 14esima sulle pensioni a livello distributivo è «concentrato nella parte meno ricca della popolazione: più dell’80% della maggiore spesa è destinato a individui che appartengono a famiglie nei primi tre quinti di reddito equivalente e soltanto il 4,5% all’ultimo quinto».

DONA – Tesi contestata però da  Massimiliano Dona, segretario dell’Unione Nazionale Consumatori, che ricorda le considerazioni opposte del presidente dell’Inps, Tito Boeri. Secondo Boeri, infatti, sottolinea Dona, «in sette casi su dieci la quattordicesima va a persone che non ne hanno alcun bisogno. Al di là del fatto che considerare come bisognose anche le famiglie del terzo quintile appare improprio, è evidente che se le scarse risorse pubbliche vengono date anche a chi riesce ad arrivare a fine mese, non andranno in consumi. Il maggior reddito disponibile non si tradurrà in un aumento dei consumi ma in maggior risparmio, come è avvenuto  finora per la gran parte delle misure del Governo Renzi».

DETRAZIONI – Ma il Presidente dell’Istat, Giorgio Alleva, tira le orecchie al governo in merito alle detrazioni fiscali sulle pensioni. Intervenendo sulle misure per i pensionati, in audizione alla Camera sulla legge di Bilancio, spiega che le detrazioni previste non sono il massimo dell’equità: «l’aumento delle detrazioni Irpef per i pensionati risulta avere effetti meno importanti nei due quinti più poveri, sia in termini di quota di spesa totale, sia di beneficiari (in valore assoluto e in percentuale)».

Come dire il Governo con una mano (14ma) favorisce chi prende di meno, ma con l’altra azzera i benefici accordati. Ma con Renzi-Padoan i pensionati sono abituati a questo ed altro. E dovrebbero ricordarsene al momento di mettere la croce sulla scheda il 4 dicembre.

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