Francia: dopo il ritiro di Hollande restano molti i candidati all’Eliseo

PARIGI – Il colpo di scena della rinuncia del presidente francese François Hollande a presentarsi per un secondo mandato alle presidenziali del 23 aprile e 7 maggio 2017 apre la strada ad una candidatura del primo ministro Manuel Valls per i socialisti. Ma intanto la corsa all’Eliseo si annuncia già affollata. Messi fuori gioco Nicolas Sarkozy e Alain Juppé, François Fillon è il candidato ufficiale del centrodestra, trionfatore delle primarie organizzate dal partito Les Republicains. Altre due personalità politiche della destra hanno però annunciato una candidatura fuori dalle primarie: si tratta di Henri Guaino e Michèle Alliot-Marie (ex ministro della Difesa). Sempre a destra Rama Yade, esclusa dal Parti radical valoisien ha annunciato l’intenzione di correre per l’Eliseo, mentre Nicolas Dupont-Aignan (ex UMP) è candidato per Debout la France. Più al centro, Jean Lassalle, deputato Modem dei Pyrénées-Atlantiques. All’estrema destra, la leader del Front National Marine Le Pen è stata una delle prime ad annunciare la sua candidatura, con i sondaggi che prevedono per ora un suo arrivo al ballottaggio.
A sinistra, in attesa di Valls, molti avevano già annunciato di volersi candidare alle primarie socialiste: Jean-Luc Bennahmias, ex ecologista passato per il centrista MoDeM e oggi espressione dell’Union des Démocrates et Ecologistes, Gérard Filoche esponente dell’ala sinistra del Partito socialista, 70 anni, critico di Hollande, Benoit Hamon, ex ministro dell’Istruzione di François Hollande, che si è candidato per cambiare modello di sviluppo, l’ex sottosegretario Marie-Noelle Lienemann e l’ex ministro Arnaud Montebourg.
Ci sono poi il candidato di Europe Ecologie Les Verts, l’ecologista Yannick Jadot, e Jean-Luc Mélenchon, Le Parti de Gauche, che dopo essersi rifiutato di prendere parte alle primarie della sinistra ha ottenuto il sostegno del Partito comunista. In corsa anche l’ex ministro Sylvia Pinel (Parti Radical de Gauche) Nathalie Artaud (Lutte Ouvrière), Philippe Poutou (Nouveau Parti anticapitaliste). Tra i candidati di centro, c’è attesa per la decisione di François Bayrou (MoDem). La sconfitta di Juppé – che avrebbe potuto sostenere – potrebbe spingerlo a farsi avanti. Si presenta come indipendente Emmanuel Macron, ex-ministro dell’Economia di Hollande, 38 anni, che ha fondato il movimento ‘En marche!’, per lanciarsi nella corsa alle presidenziali. Vi sono infine anche François Asselineau, presidente dell’Union populaire républicaine, al suo secondo tentativo; Jacques Cheminade, 75 anni, che guida il partito ‘Solidarité et progrès’. Jean Lassalle, vicepresidente del MoDeM. Henry de Lesquen, presidente di Radio Courtoisie, di estrema destra. Le sue esternazioni hanno provocato molte reazioni, tra cui una petizione presentata per chiedere il ritiro della sua candidatura.
