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Referendum: Piero Pelù denuncia, il segno della matita è cancellabile

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ROMA – Verso le 13 scoppia il caso delle matite cancellabili. Si diffonde in rete e manda in tilt i seggi. «La matita che ho usato per votare era cancellabile. Dopo aver provato su un foglio e averlo constatato ho denunciato la cosa al presidente del mio seggio», scrive sulla sua pagina Facebook Piero Pelù, che posta la foto della sua denuncia e quella delle matite usate nel seggio. «Il votante PieTro Pelù tessera elettorale n. 078449246 ha posto il problema che la matita per la votazione data in dotazione facendo una prova su un foglio risulta NON-INDELEBILE» si legge sulla nota a verbale. Nei commenti però c’è chi fa notare che la matita è cancellabile su carta normale ma non sulla scheda.

SALVINI – Ovviamente Matteo Salvini si associa subito alla protesta: «Pazzesco! cominciano ad arrivare segnalazioni (le prime da Roma e Mantova) di matite elettorali che si possono cancellare con una semplice gomma!». E in giro per i seggi italiani scoppia il caos. Cittadini entrano nei seggi con gomme da cancellare in tasca e testano la matita sulla loro croce. Inevitabile lo scarabocchio grigiastro e l’annullamento della scheda. Altri chiedono la sostituzione delle matite e si rifiutano di votare. Succede da Vibo Valentia a Catania. Qui interviene la Digos, tre lotti di matite sono sostituiti nei seggi della scuola Dante Alighieri.

ISERNIA – Una matita identica a quelle copiative regolamentari usate per le votazioni ma più sottile. Così un’insegnante, insospettita, ha provato a cancellare il segno apposto sulla scheda referendaria nell’urna e si è accorta che il segno non era indelebile, segnalando il caso alla sicurezza sul posto. È intervenuta anche la Digos. Le matite, si è appreso, sono state sequestrate e sostituite con matite copiative. Il fatto è accaduto al seggio n.17 dell’Istituto d’Arte di Isernia.

NAPOLI – A Napoli è intervenuta anche la polizia in un seggio, sollecitata da una elettrice, dopo le discussioni relative all’utilizzazione delle matite per il voto al referendum il cui tratto, secondo diverse denunce, può essere cancellato. Lo riferisce il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, il quale spiega: Sollecitati da decine di cittadini siamo andati nel seggio 6, nell’Istituto Palizzi, per verificare se davvero il voto espresso con le matite fornite possa essere cancellato e, effettivamente, abbiamo constatato che ci sono state diverse denunce del genere, proteste e una segnalazione, quella della signora A.A., è stata anche verbalizzata dal presidente di seggio, come abbiamo controllato.

GENOVA – Stessa musica anche a Genova, dove matite vecchie cancellabili usate per il voto in un seggio sono state scoperte da un elettore, che ha presentato una denuncia, e poi sostituite con matite nuove, non cancellabili. E’ accaduto  al seggio di via Linneo a Rivarolo. L’elettore è riuscito a cancellare il voto dalla scheda elettorale e ha quindi avvertito i carabinieri presenti di guardia al seggio. La denuncia è stata registrata anche dalla presidente del seggio.

ROMA – Anche in provincia di Roma analoghe segnalazioni. «Questa mattina sono andato a votare nel seggio n. 1831 della scuola Garrone di Ostia. Ci hanno dato una matita non copiativa, che si poteva cancellare con una classica gomma». A denunciarlo all’Adnkronos Francesco Paola, un elettore che questa mattina si è recato al seggio a votare per il referendum costituzionale. L’elettore ha segnalato il fatto al presidente del seggio, gli è stato risposto che le matite sono quelle consegnate dal Viminale e anche se sono cancellabili la carta della scheda elettorale è indelebile. Ha quindi fatto la stessa prova sulla scheda ma anche in quel caso si poteva cancellare. Se queste circostanze corrispondessero a verità sorgerebbero dubbi anche sull’organizzazione della consultazione, nella quale, ricordiamo, il governo è impegnato in prima persona per il Si.

Quindi il fenomeno non è isolato, ma diffuso in diverse parti d’Italia. Dopo la polemica dei presunti brogli segnalati nel voto all’estero, smentiti dal Ministro Gentiloni, adesso questa nuova denuncia getta un’ombra di irregolarità sulla consultazione.

Dopo che la macchina organizzativa era stata investita da polemiche  il ministero dell’Interno, in seguito a segnalazioni su presunte matite non indelebili nei seggi per il voto al referendum costituzionale, è stato costretto a uscire allo scoperto e a precisare: «Le matite cosiddette copiative sono indelebili e sono destinate esclusivamente al voto sulla scheda elettorale. Le Prefetture possono utilizzare anche le matite che sono rimaste in deposito dagli anni precedenti». La precisazione però non chiarisce quei casi nei quali le matite sono state sostituite perché non copiative.


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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