Fiorentina vince la partita col Qarabag (1-2) e il girone. Chiesa in lacrime: gol ed espulsione. Pagelle. Classifica (Foto)

BAKU – Finisce con le lacrime di Federico Chiesa, protagonista assoluto: prima segna il gol che consegn alla Fiorentina la vittoria sul Qarabag e il primo nel girone J. Poi viene espulso per una grossolana ingenuità: non si prende per la maglia un avversario davanti all’arbitro, lasciando la propria squadra in dieci a pochi minuti dalla fine. Con il Qarabag, squadra inferiore alla Fiorentina, è andata bene, ma guai a fare una simile concessione contro un avversario più tosto. In ogni caso, diciamo che per Chiesa junior è stata una iniziazione. In positivo e in negativo. Glielo dirò personalmente, il 16 dicembre, quando, durante la cena degli auguri dell’Associazione Stampa Toscana, gli consegneremo il premio Ussi (stampa sportiva) 2016. Comunque bene la Fiorentina: vince senza eccessivi patemi, nonostante alcuni svarioni difensivi che potevano costare molto catri. Sia nel primo che nel secondo tempo. Nella ripres sono stati lasciati soli due volte gli attaccanti del Qarabag lanciati a rete: nel primo caso Ndlovu è caduto da solo, in una scena da Paperissima. Nel secondo caso Reynaldo ha segnato, pareggiando il primo gol viola segnato da Vecino. In campionato, contro formazioni più attrezzate, errori del genere non sono ammissibili. Il gol di Chiesa, tuttavia, ha fatto passare in secondo piano anche questa inspiegabile distrazione. E’ stato un gol favorito da un tiro di Kalinic respinto dal portiere azero: Federico era lì e, di testa, non ha fallito. Prima di lui aveva segnato Vecino con un tiro da lontano, con il pallone forse deviato e balzato male su un terreno assai traditore. Lode a Vecino, tornato sui livelli del passato. E lode a tutto il centrocampo. Mentre non è stato incisivo Babacar che ha sofferto molto il freddo. Può capitare. Ma Baba va fatto giocare, quando è necessario. Fermo restando che Kalinic è il titolare e non sbaglia mai. Fra l’altrio non soffre il freddo: da croato è abituato alle basse temperature e, del resto, ha giocato a lungo alle temperature dell’ex Unione Sovietica. E ora? Aspettiamo il sorteggio dei sedicesimi di Europa League. Ma soprattutto abbiamo bisogno di una Fiorentina tonica per i prossimi, ravvicinati, impegni di campionato.

GELO – E’ caduta la neve. Fa molto freddo. Il termometro segna un grado sotto zero quando le squadre scendono in campo. Ovvio che i padroni di casa riescano ad acclimatarsi meglio. Ma la Fiorentina dimostra di essere di spessore diverso nonostante il turn over giustamenter (e ribadisco: giustamente…) deciso da Paulo Sousa. Forse avrei fatto giocare anche Lezzerini, proprio er ridargli fiducia subito dopo la partitaccia con il Paok. I viola provano a partire sulla sinistra: bravo Maxi Olivera a proporsi. La difesa della Fiorentina si chiude bene . Fiorentina vicina al gol con Astori di testa (9’). E Fiorentina ancora pericolosa al 18’ con un tiro di Cristoforo. Fuori. Poi c’è l’ammonizione di Chiesa per un fallo su Agolli. I viola amministrano bene la partita. Cristoforo (22’) vola verso l’area, ma viene abbattuto quasi al limite. Punizione diretta di Bernardeschi: altissima. Poi altra punizione (30’): calcia Vecino che la manda a pochi centimetri dal palo destro della porta del Qarabag. Poi (32’) contropiede rapidissimo della squadra di casa: Ndlovu va via a Gonzalo Rodriguez, entra in area, calcia a ragion veduta, Tata esce. Ndlovu tira: palo. Grande rischio corso dalla Fiorentina. Campanello d’allarme: la difesa della Fiorentina è stata disattenta e non ha fatto scattare il fuorigioco. Occhio a queste azioni di contropiede.

PALO – Ma i viola reagiscono. Fiorentina in azione corale d’attacco. Maxi Olivera sfonda ancora sulla sinistra. Quindi è Bernardeschi che arriva bene sul pallone, si gira e tira: palo. Beh, un palo per uno. Parità anche sui legni. Il centrocampo viola si mostra all’altezza della situazione, ma il Qarabag si fa vivo abbastanza spesso davanti. Agolli (41’) tira, Tata vola e para ma si lascia sfuggire il pallone, lo recupera a fatica. Finisce così un primo tempo non disprezzabile per la Fiorentina. Magari dovrebbe stare più attenta la difesa. Il rischio? Una ripartenza aggressiva del Qarabag, visto che il Paok sta vincendo sullo Slovan Liberec e per il momento sarebbe qualificato con dieci punti, dietro la Fiorentina che, per ora, sarebbe a undici. Sostituzione fra gli azeri. Fuori Muarem e in campo Ismaylov. Che prova a forzare la resistenza della difesa viola, ma senza riuscirci. Sousa risponde (5’) con Kalinic che fa la staffetta con Babacar, certamente a disagio per il freddo. Il Qarabag prova ad attaccare, ma la Fiorentina risulta più alta rispetto al primo tempo. Pallone favorevole (12’) per Ndlovu che cerca di scappar via, ma va giù, assolutamente da solo, a tre quarti. Forse è statpo tradito da una zolla che ha ceduto. Però una scena da Paperissima.

VECINO – Ed è sempre il terreno a tradire il portiere Sehic (15’) su un gran tiro di Vecino, con pallone che rimbalza e beffa il povero portiere azero, forse tradito anche da una deviazione. Merito comunque a Matias Vecino , capace di segnare il suo primo gol in Europa League, che sembra tornato sui livelli del passato e pronto a riprendere stabilmente il suo posto in squadra. A questo punto Fiorentina abbastanza tranquilla per il risultato. Tuttavia, Sousa aveva già programmato la sostituzione di Cristoforo con Borja Valero.

CHIESA – La difesa della Fiorentina, forse troppo alta, si lascia sorprendere al 28’ da un contropiede rapidissimo del nuovo entrato Reynaldo, che scappa a tutti e va a segnare. Difesa della Fiorentina che si è fatta letteralmente piccionare, come si dice a Firenze. Solenne dormita! Ma la reazione c’è: bellissima! Viola all’attacco. E dopo due minuti tornano in vantaggio: pallone a Kalinic sulla sinistra, tiro respinto dal portiere, ma pallone che scavalca il portiere e finisce sulla testa di Federico Chiesa, proprio davanti alla porta che non sbaglia. E’ gol: uno a due per la Fiorentina. Grandissimo Federico! E’ vero che non era difficile metterla dentro, ma il battesimo del gol, per questo ragazzo, è un gran regalo. Per lui, per il suo babbo Enrico (che era un bomber apprezzatissimo) e per tutti i tifosi viola. Poi, poi Federico si lascia prendere da un momento di euforia. Non ricorda di essere già stato ammonito: prende per la maglia un avversario e l’arbitro non lo grazia. Espulso. Che giornata per Chiesa: primo gol e prima espulsione. Esce in lacrime, Federico. Gonzalo lo consola. Viola in dieci negli ultimi minuti. Fallaccio di Agolli su Vecino. Fiorentina che, a questo punto, controlla la partita anche per merito di Carlos Sanchez, entrato al posto di Bernardeschi. I tre minuti di recupero filano via. Fiorentina che vince la partita e anche il suo girone. Maxi Olivera salva davanti alla porta su tiro di Agolli. Si qualifica ai sedicesimi di Europa Leafgue al primo posto del girone J, la squadra viola. Missione compiuta, ma ora ci sono tre difficilissimi impegni di campionato: lunedì in casa con il Sassuolo; giovedì a Marassi con il Genoa (si ricomincerà dal 28’); domenica 18 all’Olimpico con la Lazio. Avanti tutta!
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Girone J
Qarabag-Fiorentina 1-2
Paok Salonicco-Slovan Liberec 2-0
Classifica
Fiorentina 13
Paok Salonicco 10
Qarabag 7
Slovan Liberec 4
Qualificate ai sedicesimi: Fiorentina e Paok

Pierluigi
Queste disattenzioni difensive sono preoccupanti.
Rischiano di compromettere le cosiddette partite facili.
Speriamo bene………….