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Etichette alimentari: scatta l’obbligo della dichiarazione nutrizionale

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ROMA – Novità in arrivo per l’informazione del consumatore in merito alle proprietà dei prodotti alimentari. Scatta l’obbligo della dichiarazione nutrizionale sull’etichetta degli alimenti che si applica a tutti i prodotti confezionati. Dovranno ora indicare anche le informazioni relative a valore energetico, quantità di grassi (di cui gli acidi grassi saturi), i carboidrati (di cui gli zuccheri), le proteine e il sale, espressi per 100 grammi o 100 millilitri di prodotto, e facoltativamente anche per porzione. Lo rende noto Coldiretti nell’annunciare l’entrata in vigore dal 13 dicembre 2016 delle norme previste dal Regolamento (UE) n. 1169/2011 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori.

Si tratta di un passo importante per la trasparenza dell’informazione sulle caratteristiche dei prodotti che si acquistano sulla base di parametri oggettivi in una situazione in cui, come sottolinea Coldiretti, troppo spesso vengono esaltate impropriamente specifiche proprietà. In questo modo potranno essere fatte valutazioni oggettive e comparazioni tra i diversi prodotti presenti sugli scaffali in una situazione in cui è giustamente aumentata la sensibilità dei cittadini sulle scelte alimentari.

E’ sicuramente cresciuta infatti l’attenzione degli italiani per l’impatto che il cibo esercita sulla propria salute, così come è evidente la diffusa consapevolezza che lo stile di vita, e in particolare lo stile alimentare a tavola, gioca un ruolo decisivo nell’insorgenza di talune patologie. Lo dimostra il boom dei cosiddetti prodotti alimentari “senza”, ma anche l’attenzione crescente riposta dalla pubblicità ai contenuti in sale, zuccheri o al valore energetico che sono divenuti elementi sempre più familiari per riempire il carrello della spesa. Per la definizione dei valori da inserire nelle dichiarazioni nutrizionali, il regolamento prevede la possibilità, a scelta del produttore, di riferirsi o ad analisi specifiche sull’alimento presso i laboratori, oppure al calcolo sulla base di valori medi noti o effettivi, relativi agli ingredienti utilizzati o su dati generalmente stabiliti e accettati.

Dal 13 dicembre, giorno di Santa Lucia, protettrice della vista, sarà dunque possibile leggere le informazioni nutrizionali degli alimenti in etichetta per fare scelte di acquisto più consapevoli in un Paese dove quasi la metà degli italiani (49%) ha seguito una dieta nell’ultimo anno e tra questi il 25% di tipo dimagrante. Mentre un non trascurabile 14% ha cambiato il proprio regime alimentare a causa di una patologia come diabete, pressione alta, colesterolo o celiachia. La svolta alimentare a livello nazionale si riscontra nel fatto che gli italiani sono i più magri d’Europa, con il 10 per cento dei cittadini obesi contro il 25 per cento degli inglesi, in testa alla classifica davanti a lussemburghesi e ungheresi, secondo una analisi Coldiretti su dati Istat. L’Italia vanta il minor numero di cittadini nell’Unione Europea sopra i 15 anni con problemi di obesità, appena uno su dieci.

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