Roma: dopo 26 anni il parlamento italiano dà il via libera definitivo alla linea A V Torino – Lione
ROMA – A ventisei anni dalla prima intesa per l’avvio degli studi preliminari – e anche della nascita in Val di Susa del movimento popolare che si oppone al supertreno – e a quindici dal vertice di Torino dove si è deciso di realizzare la nuova linea ad alta velocità è arrivato il via libera definitivo del parlamento italiano alla realizzazione della tratta internazionale della Torino-Lione.
La presidente dell’assemblea di Montecitorio, Laura Boldrini, tra le proteste dei deputati del M5S che espongono striscioni contro l’opera, annuncia l’approvazione definitiva dell’intesa con 285 voti a favore (Pd, Forza Italia, centristi, Lega Nord e Fratelli d’Italia) e 103 No (oltre ai grillini anche i deputati di Sinistra Italiana). Domani dovrebbe arrivare il Sì dell’assemblea nazionale francese e subito dopo quello del Senato transalpino. Anche in Francia c’è una maggioranza trasversale (dai Socialisti ai Repubblicani) a favore dell’opera. E così nei primi mesi del 2017 Telt, la società incaricata della costruzione e della gestione del tunnel di base di 57,5 chilometri, lancerà i bandi europei per l’avvio dei lavori. Il primo riguarderà l’Italia e varrà una trentina di milioni. I primi cantieri partiranno a cavallo tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018.
Con la ratifica dell’intesa i due parlamenti autorizzano i lavori della sezione transfrontaliera di 65 chilometri da Saint Jean de Maurienne a Susa che per l’89 per cento correrà in galleria. Il costo di realizzazione è di 8,6 miliardi il 40 per cento dei quali sarà finanziato dall’Unione Europea. Francia e Italia ci mettono il resto ma la prima dovrà tirare fuori poco più di 2,2 miliardi, mentre la seconda arriverà a 2,9 miliardi.