Banche: Lega Nord come il governatore toscano Rossi. Vuole i nomi dei grandi debitori
ROMA – Da qualche tempo si stanno evidenziando (preoccupanti?) prese di posizione analoghe, su alcuni temi, del governatore toscano Enrico Rossi, sempre più ancorato a posizioni veterocomuniste, e di rappresentanti della Lega Nord. Abbiamo già riferito delle analogie di posizioni contro lo Stato e contro i prefetti in tema d’immigrazione. Adesso governatore e Lega si ritrovano su un fronte comune anche in tema di banche in difficoltà. Rossi ha più volte chiesto che vengano fuori i nomi dei debitori che non hanno mai restituito cifre enormi alla storica banca senese (fra questi sembra che ci siano nomi di industriali legati alla sinistra). Adesso anche la Lega Nord si schiera a fianco del nostro governatore. «Alla riapertura delle Camere presenteremo una proposta di legge e tutti gli emendamenti necessari per rendere pubblici i grandi debitori insolventi delle banche. E’ un progetto che abbiamo sempre sostenuto perché è giusto che siano noti i nomi di chi ha sottratto soldi ai risparmiatori. Siamo ancora più convinti della nostra tesi e la porteremo avanti: abbiamo ascoltato con piacere le dichiarazioni del presidente dell’ABI Antonio Patuelli che avvalora la nostra posizione, al contrario degli ultimi governi che l’hanno invece sempre rifiutata e criticata. Magari ora cambieranno idea così come accaduto sull’immigrazione». Così Massimiliano Fedriga, presidente della Lega Nord alla Camera, pensando probabilmente non solo al caso di Montepaschi, ma anche a quello delle banche venete. Fedriga non ha certo avuto cognizione delle affermazioni di Rossi, ma sembra dargli ragione in toto. Proprio uno strano connubio, ma a pensarci bene non tanto. Sono entrambi su posizioni antiStato.