Coppa Italia: Fiorentina batte Chievo al 93′ con rigore di Bernardeschi (1-0). E domenica la Juve. Pagelle

FIRENZE – All’ultimo tuffo, la Fiorentina vince. Decisivo un fallo da rigore netto su Bernardeschi, grande protagonista, il cui valore, ora, diventa stellare. 80 milioni? Forse anche di più. Rigore trasformato dallo stesso Federico I, chiamato così per distinguerlo da Chiesa, che sarà Federico II. Batticuore al momento del tiro, al 93’ e spiccioli. Federico I finta, poi calcia deciso nell’angolo alla destra di Sorrentino. Grande Bernardeschi, sicuramente il migliore in campo di una Fiorentina volenterosa ma assai farraginosa in zona gol. E comunque qualificata per i quarti: contro il Napoli al San Paolo. Perché tanta fatica? Kalinic non era in giornata. Speriamo possa riscattarsi fra qualche giorno: contro la Juve. L’hanno disturbato le trattative dei cinesi? Nemmeno Zarate è stato incisivo e in avvio di ripersa è stato ingiustamente espulso. L’arbitro Celil, che nel primo tempo aveva mandato fuori Radovanovic per doppia ammonizione, dev’essersi accorto dell’errore nei confronti di Zarate. Ma il rigore c’era? Assolutamente sì, anche se i veronesi non hanno mai smesso di protestare. Comunque è stato allontanato lo spettro dei supplementari, che sarebbe stato deleterio per la Fiorentina a tre giorni dalla partita più attesa della stagione. Appunto contro la Juve. Fiorentina volenterosa, ma un po’ ballerina in difesa. Soprattutto nel primo tempo. Poi Sanchez ha preso confidenza con il ruolo, per lui insolito, di difensore centrale, e le cose sono andate meglio. Missione compiuta e quarti di finale di Coppa Italia centrati, ma bisognerà essere più incisivi, soprattutto là davanti. Chiesa? Benino, ma ancora troppo leggero e non solo fisicamente. In ogni caso avanti viola. E Firenze, domenica, vorrebbe sognare, oltre che prendere punti in classifica.

GELO – Bollino blu per il freddo, a Firenze, e stadio Franchi semivuoto. Anche per via della diretta Rai, in chiaro: buona per chi è sul divano di casa o può sbirciare lo schermo dall’ufficio. Dodici sostenitori del Chievo (li ho contati) nello spicchio di Curva Ferrovia. Applausi per Antognoni, quando appare in tribuna d’onore. Difesa viola d’emergenza: con Carlos Sanchez nella veste inedita di difensore centrale. Al suo fianco Tomovic e De Maio. Davanti anche Zarate, con Bernardeschi e Kalinic. Proprio Zarate (3’) ha una grande occasione quasi dal limite, ma fa schizzare il pallone abbondantemente fuori dalla porta difesa da Sorrentino. Chievo assai combattivo: talvolta anche oltre il lecito. Delresto, i giocatori veronesi avevano annunciato battaglia dopo la disfatta casalinga di domenica scorsa: a Firenze sarà altra musica, era stato il loro proclama. Contropiede rapidissimo di Floro Flores (10’) con la coppia Sanchez-De Maio in evidente difficoltà. Ma il consumato attaccante si fa prendere dalla precipitazione e la manda altissima. Ma balza agli occhi la gran fatica di Sanchez nel bloccare le folate di Floro. E nemmeno De Maio dà l’impressione di essere un’inesorabile cerniera.
TRAVERSA – Radovanovic (17’) butta giù Kalinic lanciato verso l’area veronese. E viene giustamente ammonito. Quindi occasione per Inglese, a pochi passi da Tatarusanu: tiro fuori. La partita si trascina fra guizzi e momenti di noia. Poi scappa Federico Chiesa (22’) messo giù da un paio di robuste spallate e, pare, da una gomitata in pieno viso. L’arbitro non fischia nulla. La Fiorentina soffre in difesa, sulle ripartenze del Chievo, ma se la cava benino a metà campo, con Badelj e Vecino che tamponano e costruiscono. Viola anche sfortunati: Bernardeschi (29’) tocca male di testa un bel traversone di Maxi Olivera pennellato quasi davanti alla porta. Bastien brutalizza Chiesa da dietro: l’arbitro concede la punizione ma non alza il giallo. Strano ma vero. Il primo tempo si trascina, anzi si strascica, senza troppe scosse verso la fine con il solito copione: la Fiorentina tenta di trovare uno straccio di trama per andare a rete, il Chievo picchia e cerca la ripartenza. In chiusura la sopresa: Radovanovic frana su Tonmovic. L’arbitro estrae il gallo, ma si rendfe conto di averlo già ammonito. Allora fuori. Chievo in dieci. Punizione di Bernardeschi: traversa. Peccato. Era stata battuta benissimo!
PALO – Che dire? Qualche lampo di Berna e Chiesa, qualche faticoso tentativo di Zarate. Batticuore in difesa. Ecco la Fiorentina del primo tempo. In apertura di ripresa Maran, con l squadra in dieci, guarnisce la retroguardia e manda in campo Gamberini al posto di Floro Flores. Forse fa un favore a Sousa togliendo pressione alla difesa viola. Viola in avanti subito. Ci prova Vecino da 35 metri. Sorrentino devia. Poi mischia in area del Chievo e pallone di nuovo deviato. Quindi scambio Chiesa-Berna e gran tiro di Federico I ancora deviato. Poi Chievo fortunatissimo: il pallone rimbalza quasi sulla linea su tiero di Kalinic che finisce anche sul palo prima che Bernardeschi lo rimandi altissimo. La Fiorentina preme e vuol stringere i tempi. Il Chievo si barrica. L’arbitro ammonisce i viola a ripetizione: Vecino, Badelj eppoi anche l’incolpevole Kalinic (sfiora appena, del tutto involontariamente, Sorrentino in uscita su traversone i Berna). Bastien (23’) provoca brividi ai già congelati tifosi viola: pallone di poco sul fondo. Poi l’arbitro Celi ci mette del suo: per un innocuo fallo di Zarate estrae il cartellino: rosso diretto e viola espulso. Ma cosa ha visto? Dieci contro dieci. Contento signor Celi? Chievo vicinissimo al gol (30’) con Izco davanti alla porta viola.
BERNARDESCHI – Fatica la Fiorentina. Lo spettro dei supplementari fa paura: dietro l’angolo c’è la Juve. Sousa manda in campo Cristoforo per Badelj e Ilicic per Maxi Olivera. Maran risponde con Meggiorini al posto di Inglese e con Birsa per Castro. La partita non si sblocca. Gran rischio per i viola (41’) su incursione di Birsa. Gobbi falcia Ilicic: ammonito. Ma era da espellere. Sousa prova l’ultima carta: Borja al posto di Chiesa. Tre minuti di recupero. Ma proprio al 90’ Bernardeschi viene tirato per un braccio e buttato giù in area. Rigore netto. I veronesi accerchiano l’arbitro. Gamberini si copre la bocca e urla qualcosa. Bernardeschi sul dischetto. Tiro, finta: palla in rete. I viola tengono la palla. Il Chievo picchia ancora. Ma la partita finisce. Fiorentina qualificata. A fatica. E ora la Juve…
[table id=177 /]

Pierluigi
Chi va piano va sano e va lontano, ma non credo che con la Juve possa valere questo proverbio.
Nonostante tutto, forza viola!