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Firenze: Cantiere Opera pensato da Francesco Micheli e Elio. Progetto dedicato ai 5 autori della storia del melodramma

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Teatro Niccolini

FIRENZE – Il merito più grande va allo scopo di questo progetto: rivalutare l’opera italiana, il melodramma, che tanto lustro ha dato in giro per il mondo alla nostra Italia. Dato che il melolramma, poi, è nato a Firenze (con il recitar cantando elaborato dai membri della Camerata de’ Bardi alla fine del Cinquecento), non poteva che partire da qui il Cantiere Opera pensato da Francesco Micheli e Elio. Questo progetto pilota è dedicato ai cinque più grandi e noti autori della storia del melodramma: Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi e Puccini, ai quali viene aggiunto il vivente Nicola Campogrande. Si è cominciato con Rossini, il 31 gennaio, con replica la sera successiva, (così come sarà per gli altri autori, a ciascuno dei quali verranno dedicate due serate). Micheli (direttore artistico di due importanti festival operistici italiani nonché regista d’opera) ha brillantemente condotto il pubblico in un interessante percorso biografico del musicista pesarese, contestualizzandolo negli anni in cui era attivo sia in Italia sia in Francia. Ha così offerto letture, immagini, video, registrazioni audio ben scelte e ben spiegate. Ad affiancarlo, nel ruolo di Rossini, un sorprendente Elio, che ha cantato e recitato in maniera ironica e intelligente, esibendo la sua bella voce e la sua competenza tecnica (del resto anche lui è un musicista vero, diplomato in flauto). La parte musicale dal vivo è stata ben supportata dal pianista Simone Soldati, che ha permesso di valorizzare anche la giovane soprano Laura Macrì, molto brava anche nella presenza scenica, una delle giovani promesse sostenute dalla Fondazione Pavarotti, che partecipa al progetto del cantiere Opera (insieme alla Fondazione Teatro della toscana e Parmaconcerti).

L’obiettivo divulgativo ha fatto circoscrivere la scelta musicale rossiniana al Barbiere di Siviglia, con poche citazioni di altre composizioni, ma il risultato è stato di assoluto gradimento del folto pubblico presente al Niccolini: chi non frequenta l’opera è stato sicuramente sollecitato e chi già la conosce ha sicuramente apprezzato l’intelligenza ironica con cui sono state spiegate tante vicende biografiche di Rossini. E poi che belli i filmati del giovane Abbado sul podio o di Pavarotti che canta laTarantella accompagnato al pianoforte da James Levine!

Prossimi appuntamenti Vincenzo Bellini (3 febbraio), Gaetano Donizetti (4 e 5 febbraio), Giuseppe Verdi (7 e 8 febbraio), Giacomo Puccini (9 e 10 febbraio), Nicola Campogrande (11 e 12 febbraio).


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Donatella Righini


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