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Enti locali: Corte dei Conti attesta criticità delle entrate per province e città metropolitane

ROMA – Persistenti criticità sul versante delle entrate, soprattutto con riferimento al gettito derivante dalle entrate proprie: lo riferisce la Corte dei Conti per le Province e le Città metropolitane, all’esito degli esercizi 2015, compresa la spesa, il cui andamento ha evidenziato su base annua un incremento degli impegni assunti sulla competenza del 22,86%, riferibile soprattutto alla crescita della spesa per gli investimenti (per effetto, anche, dei maggiori spazi finanziari creati dalla riduzione dell’indebitamento e, quindi, della spesa per il rimborso dei mutui) e meno alla dinamica della spesa corrente (in aumento del 12,63%).Province e Città metropolitane mettono in luce anche una flessione degli impegni della spesa per personale (-9,53%) e per l’acquisto di servizi (-2,11%).

Nel mirino anche il patto di stabilità 2015, almeno nella sua ultima applicazione prima del passaggio alla diversa regola fiscale del pareggio di bilancio, che mette in luce l’inadempienza di 64 Province e di 150 Comuni. Degni di interesse anche i primi esiti riferiti al monitoraggio del rispetto del pareggio alla data del al 30 settembre 2016, che ha mostrato criticità nel livello di osservanza, di relativa significatività, considerato che i dati a consuntivo normalmente modificano gli andamenti infrannuali.

Inoltre l’andamento dei debiti fuori bilancio registra un’inversione di tendenza rispetto agli anni precedenti: nei Comuni l’importo di quelli riconosciuti si è ridotto da 766,4 a 653,3 milioni di euro (-8,5%), nelle Province e nelle Città metropolitane è passato da 66,1 a 63,6 milioni di euro (-9,6%). L’importo complessivo del disavanzo (al netto dei debiti fuori bilancio) ammonta, nei Comuni, a circa 4 miliardi di euro; nelle Province e nelle Città metropolitane a 121 milioni di euro.

Quanto alle gestioni in dissesto, l’analisi dei dati ha evidenziato – informa da ultimo la relazione della Corte dei Conti – come tali situazioni colpiscano essenzialmente Comuni di piccole dimensioni. In ogni caso il numero degli Enti in pre-dissesto è tornato a crescere sensibilmente nel 2016, dopo la riduzione riscontrata nel 2015.

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Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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