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Eurostat: crescono i laureati fra i trentenni, Italia penultima fra tutti i paesi

BRUXELLES – La percentuale di persone laureate, tra i 30 e i 34 anni, nell’Unione europea continua a crescere: si è passati dal 23,6% nel 2002 al 39,1% nel 2016. E’ quanto emerge dai dati pubblicati da Eurostat. In base agli stessi dati nel 2016 più della metà della popolazione tra i 30 e i 34 anni ha completato l’istruzione superiore in Lituania (58,7%), Lussemburgo (54,6%), Cipro (53,4%), Irlanda (52,9%) Svezia (51%). Le percentuali più basse si osservano a Malta (29,8%), in Croazia (29,5%), Italia (26,2%) e Romania (25,6%). Nonostante ciò l’Italia ha di gran lunga migliorato il dato che nel 2002 era fermo al 13,1% e infatti è nel gruppo di 13 Stati che ha già raggiunto o superato l’obiettivo nazionale 2020 per questo indicatore.

Dai dati di Eurostat emerge anche che, rispetto al 2006, la percentuale di abbandono scolastico è diminuita nel 2016 in tutti gli Stati membri per i quali è disponibile la serie temporale, ad eccezione della Repubblica Ceca, della Romania e della Slovacchia. Nel 2016 le percentuale più basse sono state in Croazia (2,8%), Lituania (4,8%), Slovenia (4,9%) e Polonia (5,2%), quelle più alte a Malta (19,6%), Spagna (19%), Romania (18,5%), Portogallo (14%) e Italia 13,8%. Tredici Stati membri hanno già raggiunto il loro obiettivo nazionale 2020 per questo indicatore: Belgio, Danimarca, Irlanda, Grecia, Francia, Croazia, Italia, Cipro, Lituania, Lussemburgo, Austria, Slovenia e Finlandia.

 

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