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Pubblico impiego: ultimi ritocchi al testo unico, il vademecum per licenziare

ROMA – Ultimi giorni di lavoro sulla riforma del pubblico impiego, che approderà in Consiglio dei ministri venerdì, chiudendo il cerchio sull’intera delega Madia. La versione dei testi che arriverà in Cdm riserverà qualche novità, rispetto a quella già presentata. Ecco che il licenziamento per valutazione negativa sarà chiarito, con una sorta di vademecum per eliminare ogni incertezza. E anche sulla stabilizzazione dei precari ritocchi non mancheranno: si va verso un allargamento delle maglie per le assunzioni, evitando di creare discriminazioni tra lavoratori a tempo di serie A e B. Le aperture sono arrivate dalla stessa ministra della P.A, Marianna Madia, che ha incontrato i sindacati alla vigilia del via libera definitivo dei decreti.

Cgil, Cisl e Uil continuano a vedere vincoli eccessivi alla restituzione delle piena titolarità della contrattazione, ma sospendono il giudizio in attesa di esaminare i testi finali. Tuttavia le tre sigle riconoscono la volontà del Governo di modificare ulteriormente i decreti per accogliere parte delle richieste sollevate. Il segretario confederale della Cgil, Franco Martini, si augura che vengano recepite anche le proposte per non escludere dal piano straordinario di assunzioni gli assegnisti, i ricercatori della sanità.

Al tavolo erano presenti in tutto 13 organizzazioni, tra cui anche la Confsal Unsa, che con il segretario generale Massimo Battaglia considera la riforma nel complesso positiva, pur se non mancano criticità, in particolare sui licenziamenti.

Di certo il Governo dovrà innanzitutto tenere d’occhio l”intesa raggiunta con le Regioni, perché così impone la sentenza della Consulta sulla riforma, e gli accoglimenti che arriveranno dalla Ragioneria generale, soprattutto per quel che riguarda il salario accessorio. La quadra si dovrà trovare nelle prossime ore, con il ministero che cerca anche di chiudere il decreto bis sulle partecipate pubbliche, mentre inizierà, in settimana, l’iter sui decreto anti-furbetti del cartellino, l”ultimo tassello di tutto il puzzle. Dopo di che non ci dovrebbero essere più ostacoli per la riapertura della contrattazione, bloccata da otto anni.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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