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Canicola: come difendersi, i consigli dei comuni di Firenze e Parigi

PARIGI – Mentre sto cercando di difendermi dalla canicola (canicule) della capitale transalpina, squilla il cellulare e all’apparecchio risuona una voce familiare che dice pressappoco così: Sono Dario Nardella il tuo sindaco, domani è prevista una temperatura molto alta, si consiglia di non uscire nelle ore più calde e di bere frequentemente. Si tratta del messaggio dedicato, tramite l’app Alert System, alla quale sono iscritto come ultrasessantacinquenne, che informa gli anziani, ma anche i comuni cittadini, dei pericoli della calura e indica i consigli stilati dalla protezionecivile comunale per prevenire i danni della calura.

Ottima iniziativa, che non credo abbia eguali in città francesi.

Ma nell’Esagono la calura (qui la chiamano canicule come ho già detto) occupa la prima pagina. A Parigi si prevedono temperature minime di 24 gradi e massime di 37 gradi (ma quella avvertita, complice l’umidità, supera i 40 gradi).

I telegiornali dedicano a quest’argomento i servizi d’apertura,in concorrenza con le notizie sulle elezioni, che vedono molti deputati nuovi, giovani e insperti, tipo i nostri grillini, varcare le auliche soglie dell’Assemblea Nazionale, mentre il governo, dopo una minicrisi, derivante dalle dimissioni di alcuni ministri, è costretto a un rimpasto, tanto che nasce il Philippe II, formato da una serie infinita di ministri e sottosegretari.

Sono diffuse dalle tv tutte le decisioni delle amministrazioni: limitazione alla circolazione dei veicoli, limitazione di velocità, divieto per i diesel anteriori al 2006, incentivi per le auto in cooperativa, tariffe gratuite per chi usa velib (biciclette fornite dal Comune) e autolib (auto elettriche messe a disposizione da società comunali) che si possono reperire in appositi parcheggi in città.

Inoltre la pubblicità dei rischi della canicule per persone anziane, bambini e, ovviamente, animali è continua. Si trova non solo incessantemente sui mass media, ma anche sui cartelloni informatori presenti in molte zone della città e anche sugli autobus, nel tabellone elettronico che indica le fermate e il percorso, con invito a bere frequentemente e a non esporsi al sole nelle ore più calde. Ma questo avviene anche a Firenze.

Una propaganda difusa ed efficace, attuata anche in Italia, e a quest’ultima fornisce un contributo rilevante anche il nostro sindaco. Ne nostro paese, fra l’altro, dovrebbe partire fra poco, come negli anni scorsi, anche qualche iniziativa pubblica, quale i pompieri al servizio degli anziani e l’invito a recarsi nei supermercati per trovare un po’ di refrigerio. Tutto è utile per far sì che le persone più deboli possano resistere meglio agli attacchi del caldo, che quest’anno sembra partire davvero forte. E aspetiamo il prossimo arrivo di Caronte, preannunciato dai meteorologi.

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Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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