Torino: la sindaca Appendino sarebbe fra gli indagati per i fatti di Piazza san carlo

TORINO – La sindaca di Torino, Chiara Appendino, starebbe per ricevere un avviso di garanzia per lesioni colpose. Nella calca durante la diretta della partita della Juventus sono rimaste ferite 1.527 persone: pochi giorni dopo una donna, Erika Pioletti, 38anni, è morta in ospedale. Lo rivelano fonti di stampa. «Non abbiamo ricevuto nulla, nessuna comunicazione dalla Procura», afferma un portavoce della prima cittadina. L’iscrizione nel registro degli indagati della Appendino sarebbe conseguenza delle denunce pervenute in questi giorni da alcune delle persone rimaste ferite. Alcune contengono la richiesta di avviare indagini proprio per accertare le eventuali responsabilità del sindaco, del questore e del prefetto.
In piazza per la finale di Champions c’erano 30mila persone, poi il panico: nel fuggi fuggi generale in molti hanno perso le scarpe e sono rimasti feriti con i cocci delle bottiglie o schiacciati dalla folla. Gli inquirenti stanno analizzando una a una tutte le misure di sicurezza adottate quella sera: dai controlli agli ingressi al numero di spettatori autorizzato, dalla presenza dei venditori abusivi al parcheggio sotterraneo lasciato aperto.
Nel registro degli indagati figurano già i nomi dei vertici di Turismo Torino, la partecipata del Comune di Torino incaricata di organizzare la serata, Maurizio Montagnese e il dirigente Danilo Bessone. Montagnese, assistito dall’avvocato Fulvio Gianaria, è stato ascoltato in Questura dagli investigatori della Digos che indagano sulla vicenda. Nei prossimi giorni verrà ascoltato anche Bessone. «Nonostante tutto quello che si dice – commenta il legale di quest’ultimo, l’avvocato Anna Ronfani – noi siamo convinti che a Torino esista la serenità. Che si accerterà la verità e che si avrà giustizia. Una giustizia che nel nostro tribunale non verrà mai meno».
