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Parigi, migranti: Macron annuncia la creazione di due Hotspot in Libia a partire da fine agosto

PARIGI – Se qualcuno aveva paragonato Macron a Renzi si deve completamente ricredere. Da un lato fatti concreti (Macron) dall’altro promesse vacue e chiacchiere. La conferma viene anche dalla politica per l’immigrazione, oltre che dalla stima acquisita nel contesto internazionale. Il presidente Emmanuel Macron, a margine di una visita a un
centro di accoglienza per rifugiati a Orleans, annuncia che «la Francia aprirà quest’estate degli hostpot in Libia, centri per la valutazione dei richiedenti asilo. L’idea è quella di creare hotspot in Libia per evitare alle persone di assumere dei rischi folli quando non hanno alcun titolo per ottenere l’asilo. Andremo a cercare le persone. Conto di farlo a partire da quest’estate», ha aggiunto, precisando che è sua intenzione procedere con o senza l’Europa. Così si fa per proteggere il proprio Paese, avanti tutta senza accordi o convenzioni capestro. Non è certo un’idea originale, lo ha detto per prima la Lega Nord sommersa dalle contumelie della sinistra, che poi però ha fatto retromarcia senza riuscire a cavare un ragno dal buco. Scommettiamo che in pochi mesi Macron riuscirà a realizzare quello che il rottamatore prima e Gentiloni poi non sono riusciti nemmeno a iniziare.

La Commissione Ue, colta di sorpresa, per il momento non commenta le dichiarazioni del presidente francese , poiché sono troppo recenti, e preferisce prima approfondire meglio i contorni della proposta. Così Natasha Bertaud, portavoce per Migrazione e affari interni. Così mentre i burocrati europei approfondiscono l’Europa viene invasa ed affondata, fa bene Macron a fregarsene dell’Ue e a procedere per la sua strada.

Sarcastici i commenti nei confronti del governo italiano da parte delle opposizioni. Per tutti quello di Vincenzo Piso, di Idea, che riassume il pensiero di molti altri: «La notizia che la Francia aprirà in Libia hotspot per l”esame delle domande di asilo dei migranti fa cadere nel ridicolo anni di chiacchiere del governo Renzi prima e Gentiloni dopo. A pochi giorni dal summit Macron Serraj Haftar nel quale l’Italia non è stata neanche lontanamente contemplata
e nelle stesse ore in cui la Francia annuncia, a dispetto degli accordi sanciti da Fincantieri con Stx, la nazionalizzazione dei cantieri di Saint Nazaire, viene sancita dai nostri cugini d’oltralpe la nostra marginalità internazionale». Ma alle brutte figure e alla scarsa considerazione a livello internazionale siamo purtroppo abituati.

 

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Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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