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Siena, migrante accoltella autista: le reazioni a livello politico e sindacale

Boldrini Rossi, protettori dei migranti

FIRENZE – «Non è razzismo quando si afferma che la situazione è ormai fuori controllo, ma buon senso». Lo afferma in una nota Giorgio Silli, responsabile immigrazione di Forza Italia commentando il caso del migrante che ha accoltellato un autista di autobus in provincia di Siena. «La signora Boldrini non lo sa perché lei non usa sicuramente i mezzi pubblici ma la gente comune è stanca di dover convivere con situazioni simili. Non incolpo i ragazzi africani – prosegue Silli nella sua dichiarazione – ma chi doveva gestire la questione e non ha saputo farlo. Non possiamo accogliere tutti, non abbiamo i soldi e le possibilità di dare a ciascuno un lavoro. Per cui chi rimane escluso poi finisce inevitabilmente nella delinquenza e nell’emarginazione con tutte le conseguenze che possiamo immaginare e che stiamo vedendo, giorno dopo giorno, sulla pelle dei cittadini italiani. Solidarietà all’autista ferito e al carabiniere che ha sparato e che sicuramente finirà nei guai per colpa della nostra giustizia malata».

Il responsabile dell’immigrazione del partito azzurro ha perfettamente ragione e conferma il nostro giudizio non solo sull’episodio specifico, ma anche sulla posizione della presidenta Bodrini e sui possibili guai giudiziari cui potrà andare incontro il carabiniere che ha ferito il migrante, considerati alcuni atteggiamenti della nostra giustizia. Nessuna solidarietà all’autista gravemente ferito, un lavoratore toscano, né una dichiarazione di condanna del fatto sono venute dal governatore Enrico Rossi, magnanimo difensore dei migranti a prescindere, evidentemente anche quando delinquono.

SINDACATI – Nella vicenda interviene anche la Fit Cisl con un comunicato ufficiale: «L’aggressione di ieri in provincia di Siena ai danni di un autista, ferito a coltellate, rappresenta un fatto gravissimo. Sostegno e solidarietà all’autista di linea della società Tiemme che ieri pomeriggio, mentre stava facendo regolarmente il proprio lavoro sulla linea urbana nel comune di Monteriggioni,  è stato aggredito brutalmente da un giovane ivoriano dopo un diverbio sul mezzo pubblico. Insieme alle altre organizzazioni – afferma la Fit Cisl di Siena – chiederemo urgentemente al prefetto di Siena  di convocare una riunione insieme all’azienda per fare il punto e mettere in campo tutti gli accorgimenti possibili per rendere sicuro il lavoro degli autisti e del personale di bordo. I lavoratori non possono essere lasciati soli ma è necessario oltre all’installazione di telecamere e cabine di guida protette, prevedere anche, in alcuni casi, una maggiore presenza di personale addetto alla controlleria e delle forze dell’ordine. Ormai – afferma la Fit Cisl regionale – gli episodi di violenza e di aggressione verbale sono non più sporadici ma quotidiani. E’ necessario da una parte riconsiderare il sistema di sicurezza a bordo degli autobus, adottando anche misure straordinarie su alcune linee e fermate per arginare il fenomeno e dall’altra magari un posto fisso di pronto intervento proprio per dare certezza e agli autisti e ai cittadini viaggiatori. E’ indispensabile salvaguardare i lavoratori e le lavoratrici, perché non è possibile andare a lavorare con la paura che non si possa tornare a casa dai propri familiari.»

PD – Lacrime di coccodrillo dal Pd regionale. «Solidarietà e vicinanza all’autista aggredito, vittima di un gesto folle che lascia sgomenti. Tutti devono sentirsi sicuri, i dipendenti e i passeggeri del trasporto pubblico, dobbiamo fare il possibile e anche di più per tutelare il lavoro di chi opera nei servizi pubblici consentendogli di svolgere con serenità le proprie mansioni.
Pieno sostegno anche a Tiemme, è importante individuare le modalità più adeguate per garantire prevenzione da espisodi aggressivi ed evitare che possano ripetersi gesti gravi come quello di oggi». Così Leonardo Marras, capogruppo PD Regione Toscana commenta l’aggressione ai danni un autista Tiemme, senza assolutamente menzionare che il responsabile del grave fatto è un migrante ospite dell’accoglienza toscana. Sarebbe stato politicamente scorretto, evidentemente.


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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