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Buona Scuola di Renzi: boom di 100 e lode alla maturità, nessun bocciato in terza media

Ministero istruzione

Il bengodi della scuola ai tempi di Renzi viene certificato dai dati esposti dal ministero dell’Istruzione. All’esame di terza media e a quello di maturità la bocciatura non esiste praticamente più: 99,8 per cento di ragazzi ammessi alle superiori; 99,5 di maturandi promossi.

Tra i numeri diffusi colpiscono i 100 e lode ottenuti dai 5.494 maturandi italiani: un numero che aumenta ancora rispetto al pur munifico 2016 (furono 5.133) e che vede ancora una volta il primato del Sud con gli studenti pugliesi tra i più «lodati» d’Italia, con 944 «100 e lode» ottenuto dal 2,6 per cento dei maturandi della regione. Lo scorso anno furono 934. Seguono i campani con 802 lodi. Nel 2016, erano 713. Confermati i siciliani al terzo posto con 516 lodi (500 nel 2016).

Al quinto posto si posizionano i maturandi dell’Emilia Romagna che un anno fa ottennero 328 lodi e quest’anno passano a 376. Migliorati anche gli studenti lombardi che nel 2016 avevano avuto «solo» 300 lodi: quest’anno sono 337. Laziali saldamente al quarto posto: 473 lodi (457 nel 2016). Calabresi scalzati dagli emiliani, ma comunque in aumento: 373 «100 e lode» rispetto ai 334 dello scorso anno. I toscani aumentano a 235 dai 222 del 2016, non sono dunque fra i più lodati, ma ancor peggio è andata agli studenti piemontesi che nel 2017 hanno avuto meno lodi rispetto al 2016: 196 contro 225. Meno bravi anche gli abruzzesi: 132 «100 e lode» contro i 140 dell’estate scorsa.

Per quanto riguarda gli altri voti, la fotografia del Miur evidenzia un calo generale dei voti. Quelli sopra al 70: 62,5 per cento, rispetto al 63,1 del 2016. L’8,5 per cento ha ottenuto un voto tra il 91 e il 99 (come lo scorso anno), mentre diminuiscono gli 81-90: 18,9 per cento rispetto al 19,1 del 2016. In calo anche le votazioni 71-80: quest’anno sono il 28,6 per cento, erano il 29,2% nel 2016. Praticamente uguali i 61-70, mentre aumentano i 60: il voto minimo è stato preso dall’8,4 per cento dei candidati, nel 2016 era l’8.

I liceali hanno ottenuto le votazioni più alte, rispetto a tecnici e professionali e il classico si conferma la scuola con i voti più alti. In tutte le scuole superiori sono calate le bocciature: 7,3 per cento dei non ammessi all’anno successivo contro il 7,9 del 2016. Ma le non ammissioni sono soprattutto al primo anno con l’11,5 per cento di bocciati, «confermando – spiega il Miur – il dato della maggiore difficoltà che gli studenti incontrano nel passaggio dal primo al secondo grado», cioè dalle medie alle superiori.

Buono il risultato alle medie: promosso il 99,8 per cento degli ammessi che erano il 98 per cento (cresciuti rispetto al 97,6 del 2016). Aumentato anche il numero di alunni delle medie ammessi alla classe successiva: dal 97 per cento del 2016 al 97,7.

 

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