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Pensioni: Boeri vuole attirare i pensionati esteri ricchi, ma penalizza gli italiani fuggiti via

ROMA – Dopo aver lanciato strali per anni contro i pensionati italiani che fuggono all’estero per evitare tasse e perché in altri paesi si vive bene anche con i magri assegni dell’Inps, il bocconiano presidente Boeri si trasforma in banderuola e, con scarsissima coerenza (ma la cosa non ci meraviglia) pontifica che anche l’Italia deve attrarre i pensionati dall’estero. Ma con le leggi e le tasse in vigore l’impresa è quasi impossibile e quindi Boeri auspica cambiamenti.perciò la sua teoria è questa: stangata agli italiani che vanno all’estero e tappeti rossi per gli stranieri che vogliono trasferirsi nel Bel Paese.

Boeri spiega: «Il problema è che, mentre altri Stati hanno messo a punto bonus per attrarre gli over60, l’Italia non fa lo stesso. Sarebbe quindi utile che anche il nostro Paese si rendesse appetibile. Per ora paghiamo ai residenti all’estero oltre ai trattamenti basati sui contributi anche prestazioni assistenziali, come le quattordicesime, che invece sono tipicamente erogate dal Paese in cui si vive. Un’anomalia che ci porta ad alleggerire i conti di altri Stati, quando, tra l’altro, il nostro Paese non è ancora dotato di un sistema di assistenza sociale di base adeguato».

Basti pensare che in Germania, racconta Boeri, riducono le prestazioni che darebbero a pensionati italiani nel momento in cui questi ricevono la maggiorazione.

Il presidente del Comitato per le questioni degli italiani all’estero del Senato, Claudio Micheloni, apre alla possibilità di rivedere la materia, ammettendo che la funzione dell’Inps non è quella di alleggerire le casse svizzere o tedesche. In ballo c’è un gruzzolo pari a 80 milioni di euro, ma la cifra è destinata a salire quest’anno a causa dell’estensione della platea dei beneficiari delle quattordicesime. Ecco che, in vista della manovra, il binomio pensionati-estero non va trascurato. Scelta Civica ricorda una sua proposta per un regime di tassazione agevolata al 10% da riconoscere ai pensionati che si trasferiscono da noi. Qualcosa in questo senso è stato fatto, con la finanziaria 2016 è stata lanciata la flat-tax per i Paperoni che decidono di spostarsi qui. Di certo importare pensionati secondo Boeri aiuterebbe a far crescere la domanda interna.

E’ dunque sui flussi in entrata che bisogna concentrarsi più che su quelli in uscita, dice Boeri: non siamo assolutamente contrari ai pensionati all’estero, se si tratta di prestazioni di tipo contributivo. Anche se l’Inps versa all’estero circa un miliardo di euro per assegni che nel 70% dei casi si basano su un’anzianità di 6 anni (oltre il 40% delle pensioni in regime internazionale è diretto fuori, anche se l’importo medio mensile è di soli 380euro).

Tornando alle faccende puramente domestiche, Boeri, sollecitato sull’ipotesi di riscatto gratuito della laurea, parla di idea condivisibile, perché si guarda alle nuove generazioni, tuttavia, fa notare, se il beneficio va solo ai Millennials si rischia di creare disparità di trattamento. Quanto a quest’ultima affermazione una volta tanto anche Boeri ne ha azzeccata una, ha perfettamente ragione.


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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