Terrorismo: la minaccia dell’Isis, il prossimo obiettivo è l’Italia

ROMA – Dopo Barcellona l’Italia affina e rafforza l’apparato di sicurezza già dispiegato. Ad alzare la tensione è anche una minaccia firmata Isis, che sul canale di comunicazione usato dai jihadisti su Telegram, indica l’Italia come prossimo obiettivo: a riferirlo è il Site, il sito Usa che monitora l’estremismo islamico sul web. Gli apparati di sicurezza, a livello centrale e territoriale, stanno tarando le contromisure, puntando a blindare strade e aree nevralgiche delle città, ma anche tenendo alta la vigilanza sui foreign fighters (125 quelli monitorati) e sui soggetti a rischio.
Ad una lista che vede raddoppiare i dati rispetto al 2016, si sono aggiunti altri tre provvedimenti di allontanamento per motivi di sicurezza disposti dal ministro dell’Interno, Marco Minniti, che portano a 70 il numero degli espulsi nei primi 7 mesi e mezzo del 2017. E a Torino altri cinque extracomunitari sono stati espulsi dal prefetto per indole violenta e criminale: sono tutti giovanissimi, tra 19 e 21 anni, come i componenti della cellula dell’attentato a Barcellona. Arrivati in Italia da minorenni non accompagnati, presi in carico dai servizi sociali, non hanno completato gli studi né si sono adeguati alle regole delle strutture in cui erano inseriti, e hanno poi intrapreso una vita da balordi tra furti e piccole rapine.
Sulla pratica delle espulsioni non è d’accordo il sen. Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia: «Come propongo da molto tempo e come ieri ha ribadito con forza e autorevolezza il presidente Berlusconi, di fronte al dilagare del terrorismo occorre una legge a livello europeo che consenta alle forze di polizia un trattenimento prolungato delle persone sospette e pericolose. L’espulsione di predicatori di odio, di fondamentalisti islamici, di potenziali terroristi, può essere un errore drammatico. Si espelle una persona da un paese per poi vederselo spuntare da un’altra parte. Chi può garantire i controlli nell’accesso ai vari Stati? Abbiamo visto come molti terroristi circolassero impunemente in Germania, Francia, Italia. Ed anche i protagonisti del terrorismo che ha colpito Barcellona e altre località della Spagna si sarebbero mossi agevolmente. Le persone sospette vanno trattenute per renderle inoffensive». Il senatore però dimentica che in Italia occorre fare i conti con la magistratura, che potrebbe intervenire per vanificare i poteri troppo accentuati delle Forze di polizia.
