Cittadinanza: Papa Francesco predica bene ma in Vaticano è quasi impossibile acquisirla

VATICANO – E’ proprio il caso di dire che Papa Francesco si fa bello a spese degli altri. Niente ius soli o ius sanguinis: nel più piccolo Stato del mondo, la Città del Vaticano, la cittadinanza – del cui diritto ha parlato Papa Francesco in riferimento ai migranti – ha da sempre regole strettissime. E Papa Francesco, che di quello Stato è il sovrano assoluto, prima di predicare per gli altri, quanto meno per dare il buon esempio, avrebbe dovuto provvedere prima in casa propria. Invece il vaticano è praticamente out.
Sono meno di 600 le persone ad avere attualmente la cittadinanza, e conseguentemente i documenti, vaticani. Secondo gli ultimi dati a disposizione, di questi solo 55 sono laici, oltre alle guardie svizzere, il piccolo contingente di un centinaio di soldati. Molto precise le regole sulla cittadinanza che spetta ai cardinali residenti in Vaticano o a Roma, ad altri ecclesiastici con funzioni particolari in Vaticano, ai diplomatici e ai laici per ragione di servizio.
Non è automatica ma deve essere richiesta dagli interessati e viene concessa dal Papa o, a suo nome, dal cardinale presidente del Governatorato o il cardinale Segretario di Stato, a seconda dei casi. La cittadinanza si perde se si lascia l’incarico in Vaticano, o la residenza (ma la norma non vale se l’allontanamento è per periodi brevi) e questo si applica anche agli ecclesiastici.
Per i laici ci sono regole che estendono questa possibilità di richiesta anche al coniuge e ai figli. Questi ultimi perdono la cittadinanza a 18 anni ma possono avanzare nuova richiesta; come anche la cittadinanza può essere richiesta dai domestici che operano e sono residenti in Vaticano. Ma le concessioni in questo caso possono essere revocate in qualsiasi momento. Molta gente lavora, e anche risiede, in Vaticano, ma non ne è cittadina.
E a proposito di cittadinanza, è da ricordare la singolare decisione di Papa Francesco, che subito dopo l’elezione, rinnovò il suo passaporto argentino con una foto di lui vestito da pontefice.
