Genova: gruppi di potenziali jihadisti nel mirino dell’antiterrorismo e della magistratura
GENOVA – Continua incessante e attenta l’azione di magistratura e della nostra intelligence per scoprire e intercettare gruppi di potenziali terroristi islamici radicalizzati o che potrebbero fornire appoggio ai foreign fighters.
Due gruppi di fondamentalisti divisi fra Genova e l’estremo ponente ligure, del quale fanno parte undici persone in tutto, di nazionalità marocchina o tunisina e in un caso italiana. Rappresentano, secondo il ministero dell’Interno e il pool antiterrorismo della Procura genovese, che ne ha da poco circoscritto i componenti, nuclei da monitorare con estrema attenzione per i possibili contatti internazionali, perlomeno nel Nordovest: non pronti ad azioni immediate, ma potenziali sponde d’islamisti che da Spagna e Francia potrebbero transitare in Italia. O che in Liguria approdano dal Nordafrica, attraverso il porto del capoluogo. Altri quattro marocchini sospetti sono stati individuati fra Massa e La Spezia: risultano in corso i medesimi controlli, sebbene allo stato siano ritenuti meno preoccupanti.
Gli investigatori riservano particolare attenzione ai transiti fra la Costa azzurra e Ventimiglia. La Costa Azzurra è da tempo ritenuto uno dei principali bacini di reclutamento di jihadisti in Francia, ed è in primis su questo gruppo di persone che si accendono i riflettori quando s’ipotizza che un ricercato abbia superato la frontiera: proprio a Ventimiglia avevano fatto abitualmente tappa l’attentatore di Nizza Mohamed Boulel, che colpì da solo sulla Promenade des Anglais la sera del 14 luglio 2016, e almeno quattro dei suoi «fiancheggiatori».
