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Cittadinanza, ius soli: le regole negli altri paesi Europei, quello più rigido è il Vaticano

BRUXELLES, 23 AGO – Dopo l’intervento anticipato e a piedi giunti di Papa Francesco, che s’intromette nella politica e  sostanzialmente ha chiesto all’Italia e agli altri paesi europei di dare la cittadinanza a tutti i migranti, è interessante sapere, in attesa che si concluda la vicenda della proposta di legge italiana sullo ius soli, quali sono le regole negli altri paesi europei. Premesso che lo stato più rigido è quello della Città del Vaticano, proprio quello di Bergoglio che vorrebbe imporre agli altri di aprire le braccia, senza dare il buon esempio, si nota che le norme per acquisire la cittadinanza nei diversi Paesi dell’Unione europea variano considerevolmente, anche perché la materia è di stretta competenza nazionale: l’Ue, ha sempre sottolineato la Commissione europea, non ha voce in capitolo a riguardo. Non c’è infatti alcuna legge dell”Unione che dica dopo quanti anni, o a quali condizioni, uno Stato membro debba concedere la cittadinanza.

– AUSTRIA La legge si basa sullo ius sanguinis e non prevede la doppia cittadinanza. Per la naturalizzazione servono 10 anni di residenza.

– BELGIO Ius soli. La seconda generazione acquista la cittadinanza con i genitori residenti per almeno 5 dei 10 anni precedenti alla nascita del figlio. Cittadinanza automatica a 18 anni se si è nati nel Paese.

– DANIMARCA Ius sanguinis. Per la naturalizzazione servono 9 anni di residenza e bisogna superare esami su storia, struttura sociale e politica del Paese e lingua.

– FINLANDIA Ius sanguinis. Per la naturalizzazione servono 5 anni di residenza continua.

– FRANCIA Ius soli. Cittadinanza automatica alla maggiore età per il figlio di stranieri se residente o se ha avuto la propria residenza in Francia per almeno cinque anni.

– GERMANIA Ius soli, cittadinanza alla nascita purchè uno dei genitori risieda stabilmente nel paese da almeno 8 anni.

– GRECIA I figli degli immigrati possono acquisire la cittadinanza se i genitori sono presenti da almeno 5 anni.

– IRLANDA Cittadinanza per nascita se almeno uno dei genitori stranieri è residente da 3 anni.

– LUSSEMBURGO Doppio ius soli: cittadinanza con almeno uno dei due genitori stranieri nato nel paese.

– PORTOGALLO Ius soli automatico alla terza generazione di immigrati. La seconda generazione può accedere alla cittadinanza sin dalla nascita su richiesta.

– REGNO UNITO Lo ius sanguinis è il riferimento prevalente. Percorso facilitato per i figli di stranieri residenti da 10 anni.

– SPAGNA Se il soggetto nasce in Spagna e i genitori sono nati all’estero basta un anno di residenza per la cittadinanza.

– SVEZIA La legislazione si basa prevalentemente sullo ius sanguinis.

PROGETTO LEGGE ITALIA –  Ius soli temperato, può diventare italiano chi è nato in Italia da genitori stranieri, dei quali almeno uno sia in possesso del diritto di soggiorno permanente o del permesso di soggiorno di lungo periodo. Almeno un genitore deve essere in possesso del permesso di soggiorno da almeno 5 anni in Italia e l’acquisizione della cittadinanza avviene tramite una dichiarazione espressa da uno dei due genitori o da chi esercita la responsabilità genitoriale.

La dichiarazione della volontà di acquisire la cittadinanza italiana deve essere espressa entro il compimento della maggiore età dell’interessato. Qualora il genitore (o il responsabile) non abbia reso la dichiarazione di volontà, il ragazzo interessato può fare richiesta di acquisto della cittadinanza all”ufficiale di stato civile, entro due anni dal raggiungimento della maggiore età. Vale anche l’iter inverso: entro due anni dalla maggiore età il giovane può rinunciare. I minori stranieri nati in Italia o che siano arrivati entro i dodici anni possono acquisire la cittadinanza qualora abbia frequentato regolarmente un percorso formativo per almeno cinque anni nel territorio nazionale. I figli minori di un genitore che acquista (o riacquista) la cittadinanza italiana, acquistano anch’essi la cittadinanza anche se non sono conviventi col genitore.

Gli ufficiali di anagrafe, nei 6 mesi che precedono il compimento dei 18 anni, devono comunicare ai residenti di cittadinanza straniera la possibilità di acquisire residenti di cittadinanza straniera la possibilità di acquisire il diritto di cittadinanza per ius soli o ius culturae.


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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